Maccarese, rissa tra giovanissimi fuori dal “Rambla”: la polizia arresta un 19enne italiano

La polizia era stata chiamata per intervenire e sedare una maxi-rissa, trovando però solo due giovani che si stavano picchiando all'esterno dello stabilimento balneare

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Maccarese: botte da orbi tra due giovanissimi all’esterno del Rambla, uno dei locali e stabilimenti balneari più in voga, con la polizia che ne arresta uno per resistenza a pubblico ufficiale, quando uno dei due contendenti, un 19enne classe 2004, rifiutando di fermarsi, ha assalito uno degli agenti giunti sul posto per calmarlo.

La polizia era stata chiamata per intervenire e sedare una maxi-rissa, trovando però solo due giovani che si stavano picchiando all’esterno dello stabilimento balneare

Nel dettaglio, per cause in corso d’accertamento, le forze dell’ordine sono state chiamate ad intervenire in via di Praia a Mare a Maccarese, dopo che intorno alle 20 di ieri, martedì 25 aprile, sembrerebbe sia scoppiata una rissa tra più persone a ridosso dello stesso locale, gremito per la festività della Liberazione.

Al loro arrivo però, all’esterno la polizia ha trovato solo i due giovani, italiani, che se le stavano dando di santa ragione e fonti della Questura riferiscono che questi ultimi erano visibilmente su di giri, forse per aver “alzato troppo il gomito”.

Cercando di sedare la colluttazione, un agente è stato attaccato dal 19enne che rifiutava di fermarsi e di essere identificato ed a quel punto è stato ammanettato e dovrà rispondere dell’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

L’altro giovane, del quale non è stata resa nota età ed identità, è stato invece identificato in attesa di ulteriori accertamenti sulla presenza di eventuali altre persone coinvolte e sulle cause che hanno scatenato la rissa.

Altre informazioni saranno acquisite dalla polizia parlando con i responsabili del Rambla e di eventuali altri testimoni oculari e visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza.

Sempre in un altro giorno di festa, la scorsa Pasquetta,  a Fregene, c’era stata un’altra rissa, questa volta colossale, che ha coinvolto sempre un gruppo di giovanissimi intenti a rifilarsi botte da orbi.

In quella vicenda, tutto è nato sempre da un diverbio, probabilmente per futili motivi, tra due ragazzi e ne è nato un parapiglia violentissimo, oltretutto scaturito da una festa non autorizzata, sul Lungomare di Levante.

Orde di giovanissimi a malmenarsi per strada, alcuni feriti e massacrati di botte, con l’intervento del personale medico del 118 giunti al Saint Tropez, stabilimento balneare adiacente al luogo del pestaggio collettivo, che si sono affrettati a prestare i soccorsi.

Per effetto di questa maxi-rissa, la Questura di Roma ha deciso che il Saint Tropez dovrà stare chiuso per 15-20 giorni, a seguito delle indagini svolte dal commissariato di polizia di Fiumicino.

Come sempre in questi casi ricordiamo che gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti, in attesa della fase attuale del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, e che le prove si formano nel corso del processo, in attesa di una eventuale sentenza di colpevolezza definitiva.