Sabaudia, il 31enne Marco Gianni ucciso a colpi di fucile: è caccia aperta all’assassino

L'imprenditore è deceduto a seguito di alcuni colpi di fucile che lo hanno ferito a morte all'interno di un vivaio

Fonte Pagina Facebook Ufficiale Gaeta Sporting Club 1970

Sabaudia: nel pomeriggio di oggi, giovedì 13 aprile,  c’è stata la morte di un uomo, il 31enne imprenditore Marco Gianni, classe 1992, ucciso a colpi di fucile da ignoti, in una dinamica che presenta ancora alcuni punti oscuri. Il tutto è avvenuto all’interno di un esercizio commerciale di una piccola frazione della località in provincia di Latina.

L’imprenditore è deceduto a seguito di alcuni colpi di fucile che lo hanno ferito a morte all’interno di un vivaio

I fatti di sangue sono avvenuti a Sabaudia, nella frazione di Borgo San Donato, all’interno delle campagne di un vivaio, quando uno o più ignoti hanno esploso, pare da distanza ravvicinata, alcuni colpi contro la vittima, due dei quali lo hanno centrato in pieno, uno alla nuca, uccidendolo praticamente sul colpo.

L’assalto mortale a colpi di arma da fuoco sarebbe avvenuto poco dopo le 17 di questo giovedì, quando alcuni residenti della zona hanno riferito alle forze dell’ordine, poi giunte sul posto, di aver sentito chiaramente i colpi di fucile, con i bossoli che sono stati poi ritrovati a terra sul luogo del delitto.

Al momento i carabinieri competenti per zona, in strada del Villaggio, dove si trova il vivaio, stanno dando la caccia al killer, dopo aver ascoltato alcuni residenti e stanno battendo palmo a palmo la cittadina nella speranza di trovare, anche accedendo ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, ad altri indizi utili a stabilire gli esatti contorni della vicenda.

Difatti sono molti, attualmente, i dettagli da chiarire, scavando nel passato della vittima, ad esempio se i suoi sicari possano essere stati più di uno e per quali motivi abbiano agito contro di lui.

Sui suoi canali facebook ufficiali, dai quali è tratta la foto, sempre in queste ore di grande dolore, il Gaeta Sporting Club 1970, squadra di pallamano per la quale Marco Gianni era stato sia giocatore che coach, esprime con queste parole il cordoglio della società, in un post: “Il suo Presidente, l’allenatore, gli atleti e tutto lo staff si uniscono al dolore che ha colpito la famiglia Gianni e le società della Cassa Rurale Pontinia e della Polisportiva Gaeta per la perdita di Marco, atleta ed allenatore esemplare”.

A quanto filtra dalle indagini, tutte le piste sono plausibili, ma una in particolare, viene tenuta maggiormente in considerazione dai militari dell’Arma, ovvero quella del delitto passionale.

Un secondo agguato a colpi di fucile dunque, dopo quello che vi abbiamo descritto giusto ieri, 12 aprile, nel quale è morto, nell’hinterland di Livorno, un romano che per anni aveva vissuto a Guidonia, nel quartiere di Marco Simone.

In questo caso la vittima è il 57enne Massimiliano Moneta, che si trovava in questi giorni in Toscana, e il sospettato numero uno per il suo omicidio, al momento latitante, è suo suocero, Antonino Fedele, 80 anni.

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