Roma, netturbino Ama nel camion aziendale con prostituta: aperto procedimento disciplinare

In corso un procedimento disciplinare aperto da Ama ai danni del netturbino per le numerose e prolungate soste per svolgere attività diversa da quella lavorativa mentre era in servizio

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Slitta il pagamento della Tari: l'annuncio di Ama

Roma: l’Ama sta valutando il licenziamento per un suo dipendente che nei giorni scorsi, e in vari episodi anche in passato, è stato colto in luoghi non certo consoni ad una persona in orario di lavoro. Nell’ultimo caso il netturbino è stato trovato all’interno della cabina di guida del suo camion, in servizio, mentre si era appartato con una prostituta.

In corso un procedimento disciplinare aperto da Ama ai danni del netturbino per le numerose e prolungate soste per svolgere attività diversa da quella lavorativa mentre era in servizio

In altri due distinti episodi, il dipendente di Ama era stato visto entrare in una pasticceria per comprare un cornetto e in una sala slot per giocare.

Il tutto mentre avrebbe dovuto, appunto, lavorare, e andando in giro per Roma con un mezzo Ama, e benzina pagata dalla stessa azienda.

Sono giunte nel tempo segnalazioni in serie riguardo alle sue presunte condotte poco “limpide” e a quel punto incaricati Ama avrebbero appurato e confermato le abitudini non certo ortodosse e professionali della persona in questione con un’indagine interna.

Adesso Ama ha annunciato l’apertura di un procedimento disciplinare  a suo carico, al termine delle verifiche svolte e il netturbino rischia il taglio per non aver tenuto il comportamento prescritto, con il licenziamento che potrebbe essere dietro l’angolo per le svariate e prolungate soste che nulla hanno a che vedere con l’attività di raccolta dei rifiuti, che sarebbe stato il compito per il quale era stipendiato.

Si potrebbe profilare dunque uno scontro tra l’uomo, eventualmente difeso dai sindacati di categoria, e l’Ama, che tuttavia sembra essere in possesso di numerose evidenze incontrovertibili a suo carico.

Ama oltreutto è recentemente finita per altri motivi nell’occhio del ciclone dei Sindacati, dato che da poco tempo, come raccontatovi in un altro nostro articolo, ha richiamato al lavoro in presenza numerosi suoi dipendenti del reparto amministrativo, mettendo fine, se non in rarissimi casi, al lavoro tramite “smart working“.

In questa vicenda i sindacati si sono detti sconcertati della decisione dell’Ama, che potrebbe causare gravi danni a diversi nuclei familiari con figli e causare un aggravio ai costi aziendali, soprattutto ora che quasi mille dipendenti devono di nuovo trovare una sede fisica dove andare a lavorare, dopo la dismissione di alcuni locali.