Ostia, al Lido “Lontano vicinissimo blu”: in mostra le opere degli artisti con spettro autistico

Ostia, dall'atelier Ultrablu luogo di ricerca e sperimentazione per artisti neurodivergenti nel cuore della Capitale, la mostra collettiva: al Teatro del Lido fino al 30 aprile

Ostia: arriva al Teatro del Lido la mostra collettiva delle opere degli artisti neurodivergenti di Ultrablu, l’atelier di arti visive, performative e digitali del Rione Borgo, dove ha sede l’associazione fondata nel 2017, per promuovere l’attività artistica e culturale generate dalla (neuro) diversità.

Ostia, dall’atelier Ultrablu luogo di ricerca e sperimentazione per artisti neurodivergenti nel cuore della Capitale, la mostra collettiva: al Teatro del Lido fino al 30 aprile

“Lontano vicinissimo blu” è il titolo della mostra in esposizione al Teatro del Lido di Ostia fino al 30 aprile 2023. Dall’atelier Ulbrablu, luogo di ricerca e sperimentazione per tanti artisti neurodivergenti impegnati delle arti visive, performative e digitali, è arrivata la mostra collettiva di opere risultato di una ricerca di archivio e di un processo curatoriale durato un anno.

Le opere scelte degli autori autori danno espressione allo sguardo neurodivergente, alle sue forme e peculiarità, in un dialogo collettivo in cui rintracciare percorsi singoli e immaginari.

La dimensione della neurodivergenza è vista nelle sue potenzialità creative, riconoscendo agli autori una piena autonomia, fuori da un contesto medico e oltre le pratiche dell’arte-terapia, con l’obiettivo di intrecciare quanti e più legami con il panorama dell’arte contemporanea.

Ostia, al Lido "Lontano vicinissimo blu": in mostra le opere degli artisti con spettro autistico 1
L’area espositiva del Teatro del Lido con i quadri di “Lontano vicinissimo blu”

“Già dal titolo, è suggerito un posizionamento fuori fuoco – spiegano i curatori – portare “vicinissimo” delle visioni che sembrano appartenere alla sfera del “lontano”, per decostruire le nostre relazioni con l’altro. Lontano vicinissimo ultrablu è un invito aperto, è una prospettiva, un augurio; è una soglia da attraversare per immaginare mondi possibili, per ripensare comunità dove la diversità sia un valore d’apprendimento reciproco, una risorsa relazionale”.

Ultrablu si inscrive su questa rotta come laboratorio di decostruzione di ciò che conosciamo, in cui cercare, insieme, delle alternative per rispecchiarsi. Lontano vicinissimo ultrablu è un primo passo per fermarsi e ragionare, tentando un tracciamento di dimensioni che siano quanto più possibile aperte.

Nella narrazione verbale e visiva tra le opere degli autori in mostra e non solo, con contributi testuali di Arianna Desideri e Virgilio Mollicone, fondatore dell’associazione.