Anzio, bimbo muore schiacciato dal cancello di una villetta: 1 anno di carcere al proprietario

La sentenza punisce con 1 anno di reclusione il proprietario della villetta, oltre al pagamento di 80mila euro ai genitori di un bimbo di 4 anni

Anzio: dopo anni di indagini e udienze, arriva la sentenza del Tribunale di Velletri che ha condannato il proprietario di una villa in via dei Coralli, un 44enne italiano, per la morte di un bimbo di appena 4 anni rimasto schiacciato da un cancello scorrevole molto pesante che, uscito per errore dalle guide, lo ha ucciso.

La sentenza punisce con 1 anno di reclusione il proprietario della villetta, oltre al pagamento di 80mila euro ai genitori di un bimbo di 4 anni

I fatti in questione sono avvenuti nell’estate del 2017, quando il 19 agosto avvenne l’evento tragico, senza possibilità di salvare la vita al bimbo, nonostante diversi minuti nei quali si era provato di tutto per rianimarlo, e dopo diversi anni, perizie ed aver ascoltato tutti i testimoni coinvolti, il processo sanziona il proprietario della villetta con di carcere.

Quel giorno il bimbo stava giocando all’esterno in un cortile con un suo amico, mentre all’improvviso gli è piombato addosso il cancello della villetta che la mamma aveva preso in affitto per le vacanze estive, provocandogli gravissime lesioni.

Il proprietario è stato dunque ritenuto dunque colpevole del reato di omicidio colposo con sospensione condizionale della pena e condannato inoltre al pagamento di 80mila euro come provvisionale da versare ai genitori del bimbo, costituitisi come parte civile. a

All’epoca del drammatico evento la mamma del bimbo era in vacanza nella Capitale, insieme alla sorellina minore che allora aveva 1 anno, dato che vivevano a Manchester, in Inghilterra, ed il papà era rimasto nel Regno Unito per motivi di lavoro.

Gli inquirenti nella fattispecie hanno sottolineato che la sanzione in questione deriva dal fatto che è stato accertato che il cancello in questione non aveva alcun dispositivo che gli permettesse di arrestarsi e bloccarsi, imedendone il ribaltamento, riconoscendo il corpo estraneo e di fatto fungendo come una vera e propria tagliola che ha schiacciato il corpicino del bimbo senza dargli scampo.

Ricordiamo sempre ai nostri lettori che esistono altri gradi di giudizio e la sentenza può essere ribaltata e confutata ricorrendo fino alla Cassazione.

In un altra vicenda recente, avvenuta invece pochi giorni fa nella Capitale, un altro bimbo di 5 anni è morto dopo il ricovero presso il policlinico Gemelli di Roma per un malore fatale accusato a casa sua e neanche l’utilizzo del defibrillatore, purtroppo, è servito a salvargli la vita.

Nel dettaglio, in questo caso, il piccolo Ismaele S., è morto, nel pomeriggio di sabato scorso Primo aprile a Roma, dopo l’arrivo nel nosocomio romano, proveniente da Vallerano, una piccola cittadina nell’hinterland di Viterbo.

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