Disabile derubata della sua bici speciale. La mamma: “Il gesto è brutto ma non la rivoglio. Forse ne aveva bisogno”

Rubano la bici della figlia disabile, la comunità social del suo quartiere si attiva per ritrovarla ma lei risponde: "Gliela regalo, anche perché ora non la toglierei mai ad un'altra bimba"

Foto di archivio non associata ai fatti

Una gara di solidarietà è scattata nelle ultime ore su un gruppo social del X Municipio, Giardino di Roma, per la mamma di una bambina disabile alla quale è stata sottratta una bici con rotelle speciali. Alla scoperta del furto, la donna aveva pubblicato un post che sottolineava con rabbia la gravità del gesto, scatenando nella comunità social pronte soluzioni per ritrovarla ed avere giustizia.

Poco dopo lo sfogo della donna però, la sua risposta alla successione di post in coda alla denuncia, lascia tutti di stucco, e sorprende con un messaggio toccante rivolto proprio agli ignoti autori del furto.

Rubano la bici della figlia disabile, la comunità social del suo quartiere si attiva per ritrovarla ma lei risponde: “Gliela regalo, anche perché ora non la toglierei mai ad un’altra bimba”

Le rubano la bici della figlia disabile con la quale fa terapia, riposta in un garage della palazzina nel quartiere Giardino di Roma, e adattata con rotelle speciali e robuste per farla pedalare in tutta sicurezza, e lei, Anna (nome di fantasia che abbiamo deciso di dare a questa mamma), affida ai social il suo sfogo, subito accolto dalla comunità dei suo quartiere che si dichiara pronto ad aiutarla per rivenirne in possesso.

Non passano che pochi minuti dalla rabbia iniziale di questa donna, quando qualcosa all’improvviso sembra cambiare dentro di lei e nelle sue parole. Dal rimproveri ai ladri messi per iscritto e senza risparmiare nulla di quello che le passa per la testa, Anna passa a dare ai tanti amici veri e virtuali, risposte che pian piano diventano sempre più comprensive verso gli autori del furto, come una cascata d’acqua su un fuoco di commenti che si stava sempre più accendendo.

E così, a chi le chiede una descrizione dettagliata della bici, lei risponde: “Era bianca con cerchi da 20, perciò non piccola. Aveva un porta bambolotto rosa dietro e rotelle verniciate rosa di metallo robusto, ma pazienza – dichiara -, anche se il gesto è brutto e da mamma volevo sfogarmi non la rivoglio. Mia figlia “fortunatamente” ha problemi di memoria e anche se da tre anni stava lì ora non ha notato la mancanza. Chiunque sia stato forse ne aveva bisogno e quindi gliela regalo, anche perché ora come ora, non la leverei mai ad un’altra bimba”.

La storia di Anna compare sul web e apre uno piccolo squarcio di luce su un comportamento assolutamente in contro tendenza in quest’epoca di difficoltà economica. Una lezione per tutti che parte proprio da chi vive una vita più impegnativa, con la forza. la determinazione, e l’amore di una mamma.

La migliore delle lezioni da dare ad un mondo social che fabbrica spesso, anche se non in questo caso, odiatori seriali senza limiti incapaci di sospendere il loro giudizio talvolta spietato.

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