Roma, Capodanno sicuro: 7 quintali di “botti” illegali confiscati (VIDEO)

Quasi sette quintali di botti e materiale pirotecnico illegale sequestrato a ridosso di Capodanno in diverse operazioni tutte nel territorio capitolino

Roma: dopo le due maxi-operazioni che vi abbiamo raccontato ieri, 29 dicembre, tra Anzio (leggi qui) e soprattutto Latina ed il suo hinterland (leggi qui), oggi, 30 dicembre, vi raccontiamo di nuovi seuqestri di materiale pirotecnico da parte della Polizia di Stato

Quasi sette quintali di botti e materiale pirotecnico illegale sequestrato a ridosso di Capodanno in diverse operazioni tutte nel territorio capitolino

In totale sono stati quasi 7 quintali di merce illegale sottratta in 4 distinte operazioni. Negozi e social usati per pubblicizzare e vendere la merce.

Quest’ultima retata è stata fatta perlustrando il territorio di tutta la provincia di Roma,soprattutto con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro.

Sono stati trovati petardi e fuochi d’artificio che come negli altri due casi descritti nei link a questo articolo, non rispettavano le norme di sicurezza previsti per legge a tutela dei cittdini e di un Capodanno sereno

Gli agenti del X Distretto Lido, ad esempio, in un negozio di Acilia hanno sequestrato 8 cartoni di raudi, fumogeni, petardi, batterie ed altro materiale pirotecnico illegale per un peso lordo totale di circa 600 chilogrammi, di cui 200 di massa attiva esplodente.

Al termine il personale specializzato del nucleo artificieri ha provveduto alla distruzione del materiale pirotecnico. Il titolare dell’attività è stato denunciato.

Sono stati gli investigatori della Divisione di Polizia Amministrativa a scoprire l’attività ed a sequestrare circa 50 kg di materiale altamente pericoloso, in un paese dei  Castelli Romani.

Un ragazzo, facendo “base” in un bar gestito dalla famiglia, vendeva materiale pirotecnico pubblicizzandolo su una piattaforma social.

Usava invece uno dei sistemi di messaggistica più sofisticati un giovane che, dopo aver ricevuto l’ordine dal cliente, consegnava la merce presso la sua residenza alla Garbatella.

Durante la perquisizione, svolta sempre dai poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa, sono stati sequestrate 23 batterie da lancio –veri e propri fuochi d’artificio- da 100 colpi ciascuna.

I controlli, inoltre, come detto, hanno riguardato anche alcune attività commerciali: nel quartiere Trieste, in un negozio di casalinghi, gli agenti del II Distretto Salario-Parioli, conservati in maniera non appropriata e pericolosa, hanno trovato e sequestrato circa 30 kg di ordigni pirotecnici di categoria non vendibile.

Fondamentale, in tutte le attività sopra descritte, il ruolo degli artificieri della Polizia di Stato a cui spetta il delicato compito di mettere in sicurezza tutto il materiale sequestrato non prima di averlo valutato e classificato.

Alla fine dei rilievi, il giovane della Garbatella ed i rispettivi titolari dei 2 negozi di cui sopra, sono stati denunciati alla magistratura per violazione dell’articolo 678 del codice penale -fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti- il giovane dei Castelli è stato denunciato anche per la violazione dell’articolo 53 del T.U.L.P.S. che vieta la fabbricazione, il trasporto, la detenzione e la successiva immissione sul mercato di prodotti esplodenti. Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Oltretutto questi sequestri si inseriscono in un contesto dove tra Roma e Pomezia, come in molti altri comuni del Lazio, i botti in generale sono stati sostanzialmente sottoposti ad una gigantesca stretta, soprattutto a Capodanno, anche se rimane il dubbio di chi farà rispettare materialmente i divieti (leggi qui) e dove le attenzioni del pubblico saranno tutte per il Concertone sul palco del Colosseo con le performances live di Franco 126, Elodie, Madame e San Giovanni tra i tanti artisti vip presenti (leggi qui).

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Roma e Pomezia vietano i botti di Capodanno. Chi controllerà?