Alessia Sbal, la sorella va a casa del camionista: “Assassino, chiedi scusa”

La sorella di Alessia raggiunge l'abitazione dove il camionista sta scontando i domiciliari e grida il suo dolore

Alessia Sbal, la donna investita e uccisa sul Gra dal camionista

Si è messa alla guida nonostante il dolore e lo stato di shock, per rintracciare “l’assassino” di sua sorella, Alessia Sbal, guardarlo in faccia e invitarlo a chiedere scusa “per averla ammazzata”. E’ così che la sorella di Alessia Sbal, l’estetista di Ciampino risucchiata da un tir sul Gra, poi fuggito via, ha provato a dare sfogo al suo incontenibile dolore.

La sorella di Alessia raggiunge l’abitazione dove il camionista sta scontando i domiciliari e grida il suo dolore

Giovedì sera infatti si è presentata nel piccolo centro della provincia di Rieti dove il camionista, Flavio Focassati, rintracciato dalla Stradale dopo la fuga si trova recluso agli arresti domiciliari su ordine di piazzale Clodio. La sorella di Alessia ha suonato al campanello e lo ha chiamato più volte gridando: “Assassino, chiedi scusa ad Alessia per averla uccisa. Assassino, vieni fuori a parlarmi”.

Per allontanare la donna è stato necessario l’intervento dei carabinieri.

Ilaria Sbal, infatti, non riesce a darsi pace per l’orribile morte della sorella strappatele da un camion la sera del 4 dicembre dopo una lite con l’autista del tir. Un camionista che dopo un battibecco con Alessia era risalito a bordo del tir mentre Alessia era ancora a bordo strada, agganciandola senza lasciarle scampo. (leggi qui)

L’appello della madre

Nei giorni precedenti la mamma di Alessia aveva rivolto un appello a eventuali testimoni che avevano assistito all’incidente. (leggi qui).

Un appello accorato quello di Tina Angiolini, la mamma di Alessia. “Mia figlia Alessia Sbal è stata investita dopo essere stata speronata da un tir e scendendo dalla sua macchina per mettersi al sicuro e stata schiacciata senza pietà – scrive sui social – Il guidatore è scappato senza curarsi di lei (leggi qui).

L’accaduto è successo domenica (4 dicembre n.d.r.tra le 20.34 e le 20.50. Aveva allertato il 112 ma non è servito a salvarla. Aveva una Fiat Panda grigia e cerchiamo testimoni. Prego chiunque passasse nel tratto carreggiata interna km 22,600 Aurelia Boccea e avesse visto o notato un tir e una Fiat grigia ferma nella piazzola d’emergenza mi contatti”. Il numero di telefono da raggiungere è 347.7244041.

In una nota audio mamma Tina è ancora più risoluta: c’è chi avrebbe visto il conducente del Tir fermarci ma non scendere dal mezzo, come aveva fatto Alessia, e, anzi, travolgerla sulla corsia d’emergenza. (leggi qui)

Ovviamente è un’affermazione tutta da dimostrare, che sarebbe corroborata anche dal racconto e dalla telefonata registrata da un’amica della vittima nella quale Alessia dice di essere stata speronata da un camion. Versione riferita anche all’operatore del 112, numero unico delle emergenze contattato per tre volte prima della morte.

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