I ciclisti dicono stop ai morti sulle strade. “Più vigili o Angeloni si dimetta”

I ciclisti lanciano un attacco frontale ai caschi bianchi nel giorno dedicato alle vittime della strada. Chiedono le dimissioni del comandante

Ciclisti sul piede di guerra. L’associazione Salvaciclisti Roma detta l’ultimatum. “Basta morti per strada. Vogliamo aver diritto di scegliere la mobilità che vogliamo. Vogliamo tornare vivi a casa. O più vigili urbani sulle strade o il comandante vada a casa”.

I ciclisti lanciano un attacco frontale ai caschi bianchi nel giorno dedicato alle vittime della strada. Chiedono le dimissioni del comandante

L’attacco lanciato per oggi, 20 novembre, in occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada, punta dritto il dito contro il comandante dei vigili urbani di Roma, Ugo Angeloni.

Nel frattempo a Roma continuano a contarsi i morti. Ieri due in altrettanti incidenti. Un’anziana ieri sera è morta investita mentre andava a messa (leggi qui). Mentre un ventenne è morto nello scontro tra la sua moto e un’auto (leggi qui).

“Trascorso un mese dalla morte di Francesco, il ragazzo di 18 anni ammazzato dalla violenza stradale mentre camminava sul marciapiede di via Cristoforo Colombo… ci aspettavamo di vedere più Polizia Locale sulle strade capitoline a svolgere quello che è il loro compito primario – denunciano i ciclisti romani – Ossia controllare che non vengano posti in essere comportamenti pericolosi per l’altrui incolumità soprattutto da parte degli automobilisti, utenti più forti e indisciplinati della strada. Invece nulla è cambiato”.

Per l’associazione Salva Ciclisti non è possibile che la violenza stradale, secondo le Istituzioni e la Polizia Locale,  sia stata ridotta prevalentemente a condizioni psicofisiche dei conducenti delle automobili e dei motocicli, quali gli stati di alterazione dovuti all’assunzione di sostanze stupefacenti o alcool. “Rappresentano  solo il 25% dei sinistri stradali o che venga imputato genericamente ai giovani“, precisano.

Non può più essere ignorato che il problema principale sia l’eccessivo numero di autoveicoli e motoveicoli privati che percorrono le strade, i cui conducenti, se non intrappolati nel traffico che essi stessi producono  sistematicamente hanno dei comportamenti non conformi a una guida responsabile e sicura per la propria e l’altrui incolumità“. Ossia “eccessiva velocità, mancata precedenza in presenza di incroci e strisce pedonali, mancata osservanza dei dispositivi semaforici, uso del cellulare“.

“Più vigili in strada”

Noi ciclisti urbani romani non ci stiamo più. Vogliamo avere il diritto di vivere –  scrivono –  Pretendiamo che la Polizia Locale di Roma Capitale, si accerti e sanzioni tutti quegli ostacoli che sulla strada compromettono la sicurezza”. 

Per i ciclisti una maggiore presenza degli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale scoraggerebbe gli automobilisti indisciplinati.

Non accettiamo più l’alibi del ridotto numero di agenti a loro disposizione, soprattutto dopo il tavolo tenuto in prefettura ed  essere venuti a conoscenza che sono solo 1.470 unità su tre turni – salvo le assenze fisiologiche contro un organico di 5.745 unità per i servizi di polizia stradale, dunque alla mobilità romana“, continuano.

Se il comandante del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale, Ugo Angeloni, non è in grado di svolgere le sue funzioni, si dimetta“, la loro conclusione.

I dati della Polizia Locale

Intanto la Polizia di Roma Capitale continua ad aggiornare i dati dei controlli effettuati sul fronte della sicurezza stradale.

Nel week end da venerdì 18 a domenica 20 novembre effettuate 14.198 verifiche ed elevate 2.971 sanzioni di cui 735 per il superamento dei limiti di velocità.

Ventiquattro le persone trovate alla guida con un tasso alcolemico non conforme ai limiti consentiti.

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