Roma, 64enne malmenata dai familiari per 3mila euro di debito: è in fin di vita

Un presunto debito di poche migliaia di euro che l'aggredita aveva nei confronti di alcuni suoi parenti ha scatenato la violenza brutale

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Immagine di repertorio

Roma: quando il male si nasconde in famiglia. Questa potrebbe essere la sintesi di quanto accaduto ad una donna cinese di 64 anni che è stata massacrata di botte da suoi familiari ed ora versa in gravissime condizioni. Tutto è scaturito da un presunto debito della donna nei confronti di alcuni parenti, circa 3mila euro e per ottenere il denaro si sono presentati in due nell’abitazione della vittima al quartiere Alberone, passando pesantemente alle  vie di fatto.

Un presunto debito di poche migliaia di euro che l’aggredita aveva nei confronti di alcuni suoi parenti ha scatenato la violenza brutale

Botte da orbi, una violenza brutale, da parte del genero di lei, 42 anni, e del suo consuocero, un 70enne.

Prima le minacce, rimarcando l’esistenza del debito, poi, dopo pochi istanti, la violenza inaudita, con calci, pugni e diverse ferite procurate alla 64enne con un corpo contundente, colpendola più e più volte senza sosta alla testa.

Le grida di dolore e disperazione da parte della vittima, accerchiata ed indifesa, sono state talmente forti da mettere in allarme i vicini di casa che hanno chiamato nel pomeriggio del 18 novembre la polizia.

Senza pensarci due volte gli agenti  sono entrati facendo irruzione bruscamente all’interno dello stabile ed hanno tratto in salvo appena in tempo l’aggredita, avvolta in una pozza di sangue.

I due bruti, consuocero e genero della cittadina asiatica malmenata, sono stati ammanettati con l’accusa di pesantissima del reato di tentato omicidio, mentre la donna, grazie al supporto del personale medico dell’Ares 118 è stata trasportata immediatamente presso l’ospedale San Giovanni.

Le sue condizioni condizioni sono estremamente critiche, con la donna che lotta tuttora tra la vita e la morte.

Un altro caso recentissimo in cui c’è stata una “violenza familiare” ve lo abbiamo descritto proprio oggi, raccontandovi del caso del quasi sessantenne aggressore che rivendicando la pensione dei genitori ottantenni con cui viveva li ha attaccati brandendo un coltello (leggi qui).

In quest’ultimo caso il 57enne è finito in manette per maltrattamenti in famiglia. Ad arrestare l’uomo, un figlio attempato e violento che invece di accudire i genitori ottantenni li faceva vivere nel terrore, i carabinieri  in risposta a una richiesta di aiuto arrivata nella serata di ieri, venerdì 18 novembre, sul 112.

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