Ostia: il relitto di una draga da lavoro con tanto di gru, è stato trovato a largo di Ostia, durante l’ultima operazione di pulizia di spiagge e fondali marini del tratto di mare ricompreso tra Ostia e Torvaianica. La scoperta è stata fatta da Sabrina Macchioni e il suo team del Blue Marlin Diving Center, durante una giornata di recupero reti del WWF Italia.
Un secondo relitto è stato scoperto a largo di Ostia durante un intervento di pulizia dei fondali per il recupero di reti illegali: il ritrovamento dei subacquei a 25 metri di profondità
A seguito di una convocazione che a gennaio 2021 è arrivata dalla Capitaneria di Porto di Roma a Sabrina Macchioni e il suo team, per partecipare al monitoraggio di siti archeologici sommersi e reti fantasma, è nata una collaborazione tra il Diving center e l’Autorità Marittima che sta dando risultati incredibili sia in termini di pulizia che di ritrovamenti.
“E’ stato proprio durante le ultime attività in mare di lunedì scorso, durante le quali dovevamo sostanzialmente segnalare la presenza di reperti o relitti o reti abbandonate, che è avvenuta la nuova scoperta di un grosso relitto delle cui datazione non abbiamo ancora precise informazioni. Dopo diverse ricerche finalizzate al recupero di alcune reti nel fondo abbiamo intravisto qualcosa di molto grande – ha spiegato Macchioni -, e seguendone la lunghezza abbiamo ipotizzato si trattasse di una draga da lavoro, con una grande gru. Il video mostra le diverse estremità che anche se poco leggibili evidenziano la grandezza di questo macchinario, completamente mimetizzato ormai per la sua permanenza a quella profondità di oltre 25 metri. Dell’avvistamento a quel punto è stata subito avvisata la Capitaneria di Porto, e grazie al loro intervento siamo riusciti ad operare per il recupero delle reti”.
Questo è il secondo intervento in cui oltre alla pulizia dei fondali il team del Blue Marlin Diving Center, porta “a terra” informazioni preziose sull’habitat e i suoi relitti inquinanti a largo di Ostia, nel primo caso, quello del relitto dell’aereo in un tratto di mare antistante ad Ostia bonificato a settembre di quest’anno (leggi qui) fu realizzato un video molto chiaro in cui evidenti erano anche il tipo di visite nei pressi di quel sito sommerso, sul quale erano finiti diverse decine di metri di rete (leggi qui).
“Mi dedico a queste iniziative di ricerca sul nostro litorale con grande passione – ha spiegato Macchioni – è sempre interessante scoprire un nuovo relitto e studiarne storia e provenienza. Con questa iniziativa e grazie alla collaborazione che ci è stata sollecitata ho dato il via ad un’attività che intendo continuare, sostanzialmente cercando di dedicare più tempo da ora in avanti alle ricerche di altri relitti” – ha concluso Sabrina Macchioni.
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