Ostia, si tuffa di notte dal Pontile e rischia l’osso del collo (VIDEO)

Incitato dai coetanei che lo riprendono con il telefonino minorenne si tuffa dal Pontile di notte. Inutili  tentativi di distoglierlo di alcuni passanti: "Non c'è stato verso. Poteva finire in tragedia"

Ostia: ha aspettato che facesse buio per salire sulla balaustra del Pontile e tuffarsi in acqua. Una bravata che poteva trasformarsi in tragedia per la presenta di scogli sul fondo in quel punto di mare in prossimità delle colonne del manufatto, dove l’acqua è alta meno di un metro.

L’episodio è accaduto ieri sera intorno alle 22,00, e la scena notata da alcuni testimoni che non hanno saputo trattenere i commenti dopo il forte spavento preso, è stata denunciata sui social. Il tuffo del ragazzino circondato di numerosi amici che lo incitavano a buttarsi è finito subito su TikTok, praticamente il vero obiettivo di questo gesto irresponsabile.

Incitato dai coetanei che lo riprendono con il telefonino minorenne si tuffa dal Pontile di notte. Inutili  tentativi di distoglierlo di alcuni passanti: “Non c’è stato verso. Poteva finire in tragedia”

Ieri sera una cinquantina di ragazzi tra i 12 e i 17 anni si sono dati appuntamento a Piazza dei Ravennati per mettere in scena una bravata che poteva costare cara ad un minorenne di circa 15 anni. il video TokTok in copertina, documenta quanto accaduto intorno alle 22,00 quando il folto gruppo si è diretto sulla parte finale del Pontile in corrispondenza della Rosa dei Venti, e si è messo intorno ad uno di loro, incitato a tuffarsi dalla balaustra mentre veniva ripreso con i telefonini.

La bravata era evidentemente già programmata, perché il ragazzo con tanto di costume è balzato sulla balaustra e come promesso si è buttato giù di piedi. L’impresa assurda e pericolosa, è diventata il video di TikTok tra i più visti di oggi, realizzato da uno dei tanti coetanei che si sono ritrovati ieri sera sul Pontile per non mancare a questo appuntamento con il brivido.

Diversi testimoni adulti, ignari di quello che stava per succedere, hanno raccontato dapprima di aver notato questo gruppo di una cinquantina di ragazzini dirigersi in fondo al Pontile, poi nel buio all’improvviso, hanno visto distintamente la sagoma di un ragazzo a torso nudo illuminata dalle torce dei telefonini, mentre si alzava in piedi per prendere lo slancio e buttarsi in mare.

A quel punto si sono avvicinati ed hanno cercato di distogliere il ragazzo dal tuffarsi, ma non c’è stato nulla da fare, la folla oltre che la follia degli amici del gruppo, ha vinto sul buon senso. Attimi interminabili di paura quando il ragazzino si è lanciato, nei commenti social dopo l’accaduto che fortunatamente non ha provocato nel minorenne traumi o di peggio.

Un utente non ha esitato qualche ora dopo a raccontare l’episodio con rabbia e preoccupazione, non solo per quanto sarebbe potuto succedere, ma anche per la grave mancanza di un presidio delle forze dell’ordine di sabato sera, che avrebbe potuto mettere un freno ai minorenni:

“Grazie a Dio la cosa non è finita in tragedia – ha sottolineato Alberto -, il ragazzo è riemerso strillando felice per l’impresa e tutti siamo stati sollevati nel vederlo riemergere. Ma la domanda che mi sono posto è: ma è mai possibile che almeno nel weekend non sia previsto un presidio fisso delle Forze dell’ordine? Se quel ragazzo fosse rimasto ferito la colpa su chi doveva ricadere? La bravata di ieri sera poteva costargli cara, la cosa inaccettabile è che tutti quei ragazzini urlanti invece di invitarlo a desistere (come abbiamo tentato noi adulti urlandogli contro senza esser ascoltati) lo incitavano ridendo e filmando l’accaduto”.

Con gli scogli anche a fior d’acqua e un’altezza che in alcuni punti è di 60 cm scarsi nel punto di mare dove il ragazzo si è tuffato, il rischio di rompersi l’osso del collo era altissimo. Una tragedia che sarebbe finita su TikTok, rendendo quegli stessi ragazzi ingenui che erano con lui solo per divertirsi altrettanto “responsabili” come lui di qualcosa di terribile che li avrebbe segnati.

“Devono filmare le loro bravate – sottolinea un’utente – come se la necessità si quella di mostrare al mondo il loro coraggio. Devono apparire, altrimenti è come non esistere. È un guaio più grande di quella che è stata la nostra adolescenza purtroppo”.

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