Per derubare del cellulare un passeggero su un bus non ha esitato a dargli una coltellata, per poi scappare via alla prima fermata. E’ durata una settimana la fuga del terrore dei mezzi pubblici di Roma. L’uomo, un tunisino di 36 anni, senza fissa dimora e con precedenti, è stato arrestato ieri per tentata rapina aggravata e furto con strappo aggravato. Contestati più colpi.
La rapina a mano armata sul bus, il furto su un tram: il 36enne riconosciuto da vittime e un testimone
A far scattare le manette i carabinieri di Piazza Dante. Sul 36enne i carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza per due episodi.
Il primo, avvenuto lo scorso 10 settembre a bordo del bus 105, dove un bengalese di 33 anni ha subito un tentativo di furto del telefono cellulare e nell’opporsi, è rimasto ferito al petto da un’arma da taglio che il malvivente ha estratto prima di darsi alla fuga.
Il secondo, risale al giorno successivo, quando a bordo del tram 5 ha strappato dalle mani di una passeggera uno smartphone all’altezza della fermata Manzoni e poi è fuggito.
I due fatti sono stati denunciati, rispettivamente, ai carabinieri delle stazioni Roma Piazza Dante e Roma Prenestina. I militari hanno immediatamente avviato l’attività d’indagine che ha portato, in breve tempo, all’identificazione dell’indagato, poi riconosciuto anche dalle vittime e da un testimone che aveva assistito al primo colpo, quello con la coltellata.
L’arresto è stato convalidato e il 36enne è stato portato in carcere come disposto dall’autorità giudiziaria.
Le indagini, però, non sono ancora concluse. Gli investigatori stanno passando a rassegna altri furti e rapine messe a segno in particolare su tram e bus notturni per accertare se l’arrestato possa aver messo a segno altri colpi. Alcune denunce sembrano ricondurre agli stessi tratti somatici e alle modalità violente.
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