Roma, ladro di lapidi a processo: si innamora delle defunte

Nuovo processo per il ladro delle ceneri di Elena Aubry: collezionava lapidi di defunte rubate al Verano

Le lapidi rubate al Verano appese in camera da letto. Con in mostra, in primo piano, i volti delle defunte più belle: 358 quelle conteggiate dai carabinieri. Nuovo processo per il ladro delle ceneri di Elena Aubry, l’uomo che aveva sottratto l’urna cineraria della bella motociclista morta per l’asfalto dissestato di via Ostiense.

Nuovo processo per il ladro delle ceneri di Elena Aubry: collezionava lapidi di defunte rubate al Verano

Stavolta è finito a processo a piazzale Clodio per violazione di sepolcro e furto. E’ accusato di aver sottratto 358 fotografie in vetroceramica di altrettante defunte e porzioni di lapidi cimiteriali. L’uomo, un 50enne del Prenestino, si innamorava delle morte.

Parti offese nel processo mariti, fidanzati, sorelle e genitori delle povere defunte. Il procedimento è stato aperto su citazione diretta della pm Laura Condemi, il magistrato che ha indagato anche sull’incidente costato la vita sull’Ostiense a Elena Aubry ma anche sul filone della sparizione delle ceneri di Elena Aubry, rubate proprio dal necrofilo del Prenestino (e per cui è a giudizio in un’altra aula).

Il diario segreto

Un necrofilo metodico. Si appuntava il giorno del furto delle lapidi. E poi segnava il nome, la data di nascita e di morte delle defunte, tutte giovani e belle, di cui rubava le foto al cimitero.

Il necrofilo che ha sottratto al Verano le ceneri di Elena Aubry nascondeva, infatti, un diario sui furti proibiti. Un taccuino in cui annotava i dati delle tombe violate, riportando in maniera metodica l’elenco delle foto in ceramica strappate dalle lapidi, di giovani con bei tratti e in genere coi capelli lunghi, che finivano appese nella sua camera da letto trasformata in un camposanto privato.

Una perizia ha stabilito che l’imputato non mostra disagi psichici. “Ogni tanto ho cambiato genere di sottrazione nel camposanto – aveva ammesso l’imputato per giustificare il furto delle ceneri di Aubry – ma mi interessano le fotografie”.

Rubate con la massima accortezza. Per non essere notato, per eludere la sorveglianza, ha specificato ad Angelo Giannetti, lo psichiatra che lo ha esaminato, “sceglievo giorni e orari e portavo, come escamotage, cibo ai gatti tra le tombe”.

Assistito dall’avvocato Daniele Bocciolini, il necrofilo ora dovrà difendersi in questo nuovo processo. “Affronteremo in aula – ha spiegato il penalista – nel pieno rispetto delle famiglie dei defunti, i contorni della vicenda”.

Il necrofilo, individuato e denunciato dai carabinieri di San Lorenzo, si era segnato sul suo diario anche il furto delle ceneri di Elena Aubry. In Italia stava per scattare il lockdown.

4.3.20 Presa Elena Aubry. Nata 28.10.1992. Morta 6.5.2018”. Il 5 maggio la mamma di Elena si accorge della sparizione: il dramma del dramma. Il necrofilo si era portato via l’urna a casa. La teneva custodita insieme alle 358 lapidi per cui ora si ritrova di nuovo a processo. Per la signora Graziella il giorno del ritrovamento fu la fine di un incubo (leggi qui). 

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