Si fingevano “carabinieri” per truffare gli anziani: cinque vittime nei dintorni di Roma

Roma, inscenavano incidenti e conseguenze legali per i figli delle vittime anziane per ottenere denaro: gravemente indiziata di truffa una coppia di campani 

Roma: con telefonate allarmanti ad anziani quasi sempre soli, riferivano di gravi incidenti avvenuti a figli e nipoti, tentando così di sottrargli denaro per sistemare le conseguenze legali che avrebbero rischiato i propri cari. Dopo cinque truffe messe a segno nei dintorni della Capitale, in due gravemente indiziati di esserne i responsabili, sono finiti in manette. I dettagli.

Roma, inscenavano incidenti e conseguenze legali per i figli delle vittime anziane per ottenere denaro: gravemente indiziata di truffa una coppia di campani

Sarebbero un 34enne e una 50enne campani, i presunti autori di ben cinque truffe a danno di altrettanti anziani, tra maggio e luglio 2022. Le vittime residenti nei comuni di Manziana, Anguillara Sabazia, Grottaferrata, Lugo e Asola, sono tutte finite nella trappola della coppia che con l’inganno sono riusciti a sottrarre ai malcapitati i somme tra i 300 e i 3000 euro, e gioielli.

Le truffe perpetrate agli anziani

Con una freddezza senza scrupoli e perfino spacciandosi per carabinieri, i due avrebbero nel giro di tre mesi, contattato e truffato ben cinque vittime, tutte anziane, come requisito preferenziale, e meglio poi se da sole in casa.

I malcapitati venivano contattati per telefono da persone che si spacciavano per carabinieri, e con voce di circostanza comunicavano di fatti gravissimi che avrebbero coinvolto dei parenti stretti.

Nei casi avvenuti a Manziana, Anguillara Sabazia, Grottaferrata, Lugo e Asola, i poveretti hanno raccontato di aver ricevuto la notizia di un grave incidente stradale in cui il figlio o la figlia avevano procurato gravi lesioni alla controparte.

Si fingevano "carabinieri" per truffare gli anziani: cinque vittime nei dintorni di Roma 1

Un attimo dopo aver procurato lo shock all’anziana o all’anziano, la vittima del pesante raggiro veniva rassicurata sulle condizioni di salute del congiunto, che però non poteva contattarlo direttamente trovandosi in ospedale.

Terminato il primo step della truffa, i malviventi passavano alla fase della richiesta di denaro, che a loro dire doveva essere immediatamente corrisposto altrimenti le conseguenze legali per il congiunto sarebbero state gravi.

Il panico e la paura per il parente, a quel punto prendeva il sopravvento nei truffati, il cui unico pensiero diventava quello di aiutarli in ogni modo. E così il “finto carabiniere” prendeva accordi e organizzava un incontro con la vittima, per il ritiro del denaro o addirittura dei gioielli utili a pagare un fantomatico avvocato, impersonato dal 34enne come hanno portato a sospettare le indagini.

Giunti all’appuntamento con la persona anziana truffata, i compiti dei due complici erano suddivisi ulteriormente, e così mentra la 50enne faceva “da palo” in macchina, l’uomo si recava a casa dell’anziano facendosi consegnare tutto il denaro contante e nel caso anche i gioielli.

Dalle truffe denunciate in cui sarebbero state sottratte alla vittime somme tra i 300 e i 3000 euro e gioielli di valore come orecchini, bracciali, anelli e fedi, dalle lunghe e complesse indagini, sarebbero emerse prove a carico dei due.

Nei confronti dell’uomo di 34 ani e della donna di 50, entrambi campani, nelle ultime ore i Carabinieri della Sezione Operativa di Bracciano, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Civitavecchia su richiesta della Procura.

I due indagati sono da ritenersi innocenti fino alla definitiva sentenza di colpevolezza.

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