Roma, banda del buco in azione: salvato in extremis ladro rimasto incastrato nel tunnel

Per raggiungere il tunnel dove è rimasto sepolto l'uomo - forse appartenente a una banda del buco - i soccorritori hanno squarciato anche la strada

E’ stato estratto vivo, dopo più di otto ore di scavo, il 35enne romano, in gergo “cassettaro” ossia ladro della banda del buco che oggi, giovedì 11 agosto, è rimasto sepolto in un  tunnel che stava scavando con dei complici all’Aurelio, in via Innocenzi XI. Un cunicolo aperto probabilmente per mettere a segno con altri tre complici, poi fermati, un colpo in una vicina banca, che all’improvviso è crollato intrappolandolo. Il salvataggio stasera, alle 19.40.

Per raggiungere il tunnel dove è rimasto sepolto l’uomo –  appartenente a una banda del buco – i soccorritori hanno squarciato anche la strada

L’allarme era scattato intorno alle 11. Sul posto, all’altezza del civico 42 di via Innocenzo XI, si erano precipitate più squadre dei vigili del fuoco compiendo una corsa contro il tempo per portare a termine l’operazione di salvataggio.

L’uomo, cosciente e non in pericolo di vita, romano di 30 anni, è stato trasportato al Gemelli: era rimasto bloccato in una profondità di 5 o 6 metri. Chiedeva aiuto, acqua e anche sigarette. Per raggiungere il tunnel i soccorritori hanno aperto un grosso squarcio sulla strada, chiusa immediatamente al traffico. I vigili del fuoco – coordinati dai colleghi del Gos, i gruppi per le operazioni speciali – hanno proceduto prima con le ruspe e poi con le pale per cercare di intercettare il tunnel.

Una operazione di salvataggio difficile, perfettamente riuscita.

Secondo la versione ufficiale, profilata nelle prime ore, l’uomo – che veniva definito come un operaio – sarebbe stato impegnato nel sotterraneo di una palazzina al quartiere Aurelio, zona Gregorio VII, assieme a dei colleghi per dei lavori di ristrutturazione.

I carabinieri una volta sul posto, però, hanno bloccato due uomini, con precedenti penali, che si stavano allontanando con un’auto dal luogo del cedimento dopo aver chiesto aiuto per il “collega”. Mentre un terzo complice era rimasto accanto all’intrappolato.

La banda di “cassettari”, categoria di ladri che a Roma sembrava ormai desueta, si stava probabilmente preparando a colpire – nel lungo ponte di ferragosto – attraverso il tunnel in parte scavato.

Nelle vicinanze, però, c’è solo un autosalone, un centro scommesse, mentre la prima banca si trova a circa trecento metri. Resta da stabilire nel caso il bersaglio.

La strada, nel frattempo, ormai devastata per compiere il salvataggio, resterà chiusa. Per gli abitanti il salvataggio è stato un sollievo. Gli agenti della Polizia Locale hanno cominciato a deviare il traffico dal primo pomeriggio.

Il cedimento

Dai primi accertamenti sembra che i quattro abbiano cominciato a scavare da un negozio sfitto. Con la serranda abbassata lavoravano anche di a tarda ora accumulando quintali di terra e sabbia. All’improvviso, però, il pavimento dell’attività è ceduta intrappolando uno di loro.

Sul posto hanno lavorato senza sosta cinque squadre dei vigili del fuoco e più pattuglie dei carabinieri della stazione di Trastevere. C’erano anche i soccorritori dei 118. Si è anche temuto il peggio, ma è stato scongiurato.

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Gli arresti

La vicenda si è conclusa con due arresti per resistenza a pubblico ufficiale e due denunce per danneggiamento e crollo colposo nei confronti della presunta banda del buco. Gli arrestati sono di origini napoletane mentre i deferimenti riguardano due romani: tra di loro c’è anche l’uomo salvato dal crollo. Alcuni di loro hanno precedenti specifici per furto. A condurre la indagini su delega della Procura di Roma sono i carabinieri.

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