Un materasso buttato a terra, piccole baracche di legno, tende sgangherate, qualche pentolino: sono cominciati stamattina gli sgomberi dei senzatetto rom accampati dietro ai guard-rail della Tangenziale est, nei pressi della stazione Tiburtina.
Nelle baracche costruite a ridosso dei guard-rail con vecchie tavole e teli di nylon sono state trovate cinque persone: altre alla vista dei caschi bianchi sono scappate via
Prima tappa via Masaniello, la strada che collega via Tiburtina all’omonima stazione: qui i caschi bianchi della Polizia Locale di Roma Capitale in collaborazione con degli agenti della Polizia di Stato hanno sollecitato gli occupanti della strada ad andare via, di abbandonare la piccola favelas del guard-rail.
Il tempo di far loro racimolare qualcosa di valore, una tv datata e qualche paio di scarpe, e poi sono stati condotti altrove.
Dopodiché alcuni dipendenti del II Municipio hanno avviato l’abbattimento delle tende sostenute coi bastoni e delle baracche nemmeno degne del nome per evitare che nelle prossime ore altri disperati tornassero ad occupare l’area.
All’interno del mini accampamento sono stati identificati 4 uomini ed una donna a cui è stata offerta assistenza alloggiativa da parte degli operatori della sala operativa sociale presenti durante le operazioni. Altri, invece, erano scappati via alla vista dei caschi bianchi.
Nel corso dell’intervento, tra l’ammasso di rifiuti, gli agenti hanno rinvenuto anche una bicicletta del valore approssimativo di 800 euro, su cui sono in corso le verifiche del caso per accertare la presunta provenienza furtiva.
Per i prossimi giorni sono stati pianificati altro sgomberi. L’obiettivo è quello di rimuovere ammassi di rifiuti e piccole favelas che potrebbero favorire anche l’innesco di incendi ma anche trovare una soluzione abitativa per i senzatetto più disperati che vivono neanche sui marciapiedi ma sul ciglio di super strade.
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