Per difendere il suo monopattino elettrico cerca di opporre resistenza ai ladri, ma viene massacrato di botte con calci e pugni e una bottigliata in testa, bengalese ricoverato con 75 giorni di prognosi.
L’aggressione per il monopattino a Torpignattara: arrestati per rapina due ventenni romeni
La vittima, un ambulante bengalese di 42 anni, è ora ricoverata in prognosi riservata in ospedale con lesioni al volto e alla testa dopo essere stato pestato a sangue da una coppia di rumeni, di 25 e 26, poi arrestati dalla polizia con l’accusa di concorso in lesioni aggravate e tentata rapina.
Il fatto è successo nelle prime ore di oggi, lunedì 27 giugno, in piena notte, in via dell’Acquedotto Alessandrino, a Torpignattara, dove gli agenti sono intervenuti in seguito alla richiesta di aiuto di alcuni passanti che hanno trovato il bengalese disteso a terra con il volto insanguinato. Accanto a lui il monopattino che i due aggressori avrebbero cercato di strapparli e i cocci di una bottiglia.
Alla reazione della vittima i due rapinatori hanno cominciato a riempirla di calci e pugni, soprattutto alla testa, lasciandola quindi sull’asfalto con la mascella e lo zigomo fratturati e alcuni denti fatti saltare. Il colpo più violento è stato addirittura sferrato con una bottiglia di vetro.
Soccorso da un’ambulanza del 118 il bengalese è stato trasportato all’ospedale San Giovanni e ricoverato con una prognosi iniziale di 75 giorni.
La vittima non sarebbe in pericolo di vita anche se occorrerà un lungo periodo per ricomporre le fratture.
Gli investigatori ora attendono l’autorizzazione dei medici per poter ascoltare il cittadino bengalese e ricostruire il caso. Intanto stanno compiendo accertamenti su alcune telecamere puntate sulla via per cercare ulteriori risciontri.
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