Blocco del Gra evitato, almeno oggi. La Digos alle otto di questa mattina, lunedì 27 giugno, è riuscita a intercettare un gruppo di attivisti green del movimento Extinction Rebellion, intenti nella campagna di disobbedienza “Ultima Generazione” contro l’uso di gas e carbone, pronti a scavalcare i guard rail per bloccare il Raccordo Anulare (leggi qui).
Gli attivisti fermati oggi mentre erano in procinto di bloccare di nuovo il Gra: caricati sulle volanti e portati in Commissariato
Il blitz degli uomini della Digos e della Polizia Stradale è scattato in via Francesco Di Benedetto, tra Anagnina e Casilina, nei pressi dell’uscita in carreggiata interna.
Gli attivisti così non sono riusciti a paralizzare il Raccordo sdraiandosi sull’asfalto: sarebbe stato il quinto blocco in dieci giorni, un altra mattinata di forti tensioni con gli automobilisti.
I militanti che sostengono di essere impegnati nella lotta contro le cause dei cambiamenti climatici sono stati portati nel commissariato di Fidene dove gli agenti stanno accertando se siano gli stessi autori dei blocchi stradali precedenti.
Gli investigatori stanno accertando anche, nel caso, se abbiano violato o meno il divieto di dimora in città imposto già a diversi militanti. Potrebbero scattare nuove denunce.
L’ultimo blocco risale a tre giorni fa, il 24 giugno. “Andate a lavorare, liberate la strada“, hanno urlato gli automobilisti rimasti bloccati nel già ingolfato Gra da una decina di attivisti seduti in mezzo alla carreggiata.
“Mi devo operare. C’è pure una ambulanza qui. Toglietevi di mezzo“, aveva urlato anche un passeggero su un’auto.
Poi degli automobilisti sono passati alle vie di fatto trascinando di peso qualche ragazzo fino a bordo strada. A provare a calmare gli animi, incandescenti, la polizia stradale giunta immediatamente sul posto.
I militanti, però, non mollano neanche di fronte al rischio di finire investiti: “Stiamo lottando anche per il futuro dei vostri figli“, la loro risposta.
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