Cerveteri, compì un omicidio nel 2011: 62enne condannato ad oltre 14 anni di carcere

La sentenza, diventando definitiva, ha aperto le porte di Regina Coeli per l'uomo, resosi colpevole del reato di omicidio aggravato dalla premeditazione

Cerveteri: negli ultimi giorni, i Carabinieri della Stazione di Campo di Mare e del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Civitavecchia, nell’ambito di una serie di servizi di controllo del territorio svolti nell’ambito del Comune di Cerveteri, hanno arrestato 2 persone e denunciato a piede libero una terza persona. L’attività condotta dai militari è stata meticolosa e si è protratta per diversi giorni, al termine dei quali i due uomini arrestati sono stati localizzati, poiché colpiti dal provvedimento di carcerazione a seguito di condanna definitiva passata in giudicato.

La sentenza, diventando definitiva, ha aperto le porte di Regina Coeli per l’uomo, resosi colpevole del reato di omicidio aggravato dalla premeditazione

Le manette sono così scattate per un 62enne, già noto alle Forze dell’Ordine, per essere stato autore di un omicidio, aggravato dalla premeditazione, proprio a Cerveteri nel 2011: per lui è giunta la condanna definitiva a oltre 14 anni di reclusione. Dopo l’arresto è stato associato al carcere di Regina Coeli.

Stessa sorte è toccata a un 49enne, sempre residente a Cerveteri: arrestato venerdì scorso in osservanza alla Sentenza definitiva che lo ha visto condannare per reati contro il patrimonio, è stato associato presso la casa circondariale di Civitavecchia – Nuovo complesso Borgata Aurelia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dovendo scontare una pena pari ad anni 2 e mesi 2 di reclusione.

Infine, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Civitavecchia, a seguito di numerose segnalazioni di attività di spaccio di sostanze stupefacenti presso la Stazione F.S. di Cerveteri – Ladispoli, hanno colto in flagranza di reato, in uno dei sottopassi, un 31enne, già noto alle Forze dell’Ordine, intento a cedere una piccola quantità di hashish ad un acquirente, anch’esso identificato.

Il venditore è stato pertanto deferito a piede libero e risulta ad oggi indagato, dunque non colpevole fino a Sentenza di condanna definitiva. L’acquirente è stato invece segnalato per le valutazioni del caso alla Prefettura di Roma.

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