Omicidio stradale aggravato per la donna che ha investito Luca Beltrano. L’accusa: “Era ubriaca”

La donna è risultata positiva all'alcoltest: le contestazioni al vaglio della procura ora si sono aggravate

La donna che il primo giugno a Magliana con una inversione a U, alla guida di una Seat Ibiza, ha tagliato la strada allo scooter di Luca Beltrano, un cinquantenne del posto, uccidendolo, non era solo distratta, ma, secondo l’accusa, anche ubriaca.

La donna è risultata positiva all’alcoltest: le contestazioni al vaglio della procura ora si sono aggravate

Emerge dagli accertamenti condotti dalla Polizia di Roma Capitale. Per la automobilista così si è aggravata la posizione: alla contestazione di omicidio stradale si aggiunge l’aggravante della guida in stato di ebbrezza.

I risultati degli accertamenti eseguiti in ospedale sulla conducente del veicolo, una trentenne sempre del quartiere Magliana, infatti, non hanno lasciato dubbi: al momento dell’incidente costato la vita a Beltrano, sposato e padre, un lavoro come guardia giurata nella boutique Bulgari, la donna è risultata con un tasso alcolemico superiore a quello consentito.

Un investimento mortale avvenuto alle 5 del mattino all’altezza di via della Magliana 70 praticamente sotto gli occhi della moglie che in auto seguiva di pochi metri lo scooter: anche lei doveva andare al lavoro e così erano usciti assieme da casa.

Giovedì, intanto, il quartiere si è stretto intorno alla famiglia del vigilante per la cerimonia dei funerali.

“Siamo ancora increduli. E’ stato ucciso per strada mentre andava al lavoro. Non sarebbe dovuto succedere”, si dispiace una vicina di casa.

Due vittime nella stessa notte

Nella stessa notte a Roma era morta anche una donna di 35 anni, Natasha Cruciani. Si trovava alla guida della sua Toyota Yaris insieme alla figlia quindicenne quando si è scontrata con altre due auto prima di ribaltarsi in via Boccea. L’incidente era avvenuto verso l’una di notte, quattro ore prima di quello costato la vita al vigilante della Magliana.

Nello schianto erano rimaste ferite altre quattro persone, di cui una donna in gravi condizioni trasportata in codice rosso al San Camillo e la stessa figlia della vittima.

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