Terracina, fabbricano esplosivi: in manette due ventenni neonazisti (VIDEO)

In casa dei giovani trovati tracce di esplosivi artigianali, materiale propagandistico delle ideologie neonaziste e razziste, nonché un ordigno artigianale con potenzialità micidiali

Fabbricano esplosivi, in manette due ventenni neonazisti di Terracina e Fondi. L’arresto è stato eseguito ieri, martedì 21 giugno, dagli uomini della Digos di Latina in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.

In casa dei giovani trovate tracce di esplosivi artigianali, materiale propagandistico delle ideologie neonaziste e razziste, nonché un ordigno artigianale con potenzialità micidiali

I reati contestati: fabbricazione e possesso di materiale esplodente, minaccia grave nei confronti di appartenenti alla Polizia di Stato, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Secondo gli inquirenti i due arrestati erano pronti a costituire un gruppo per divulgare idee fondate sulla superiorità degli appartenenti alla ideologia nazista e fascista, nonché sentimenti di odio razziale ed etnico.

Il volantino

L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese su richiesta del Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina Giuseppe De Falco, a seguito di indagini articolate avviate nel settembre 2021, quando su una vettura con i colori della Polizia di Stato parcheggiata davanti al Commissariato di Terracina era stato collocato un volantino dal contenuto minatorio, nel quale una persona incappucciata tagliava la gola ad un poliziotto in divisa sovrastato dalla scritta “Slaughter Pigs” ossia Macelliamo i Maiali.

Ulteriore elemento di preoccupazione dell’insano gesto, scaturiva dai simboli esoterici presenti sul volantino, riconducibili alla simbologia di una particolare associazione terroristica suprematista statunitense, che promuove ideologie nazifasciste e discriminatorie in tutto il mondo.

Le immediate indagini avviate dal personale del Commissariato di Terracina, a cui si univano quelle della Digos, consentivano di delineare il quadro di riferimento in cui il gesto era maturato e individuare le due persone che materialmente avevano posizionato il volantino.

Nel corso delle investigazioni, è stato possibile documentare che attività di propaganda con l’affissione di altri volantini simili, veniva svolta dai sospettati, anche in altri ambiti, come nei parchi pubblici frequentati da adolescenti, al fine di promuovere le proprie idee.

Durante le perquisizioni domiciliari a casa dei due giovani sono state rinvenute armi da punta e taglio, materiale propagandistico delle ideologie neonaziste e razziste, nonché un ordigno artigianale con potenzialità micidiali.

L’analisi telematica dei device in uso ai prevenuti, consolidava ulteriormente la loro ideologia suprematista e la volontà di creare un gruppo nazifascista nel territorio, con vocazione violenta e l’attuazione, al momento solo ideologica, di azioni eclatanti, anche se il possesso dell’ordigno non faceva ritenere del tutto remota tale eventualità.

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