Siccità, meno acqua nelle case di Roma e a Bracciano vietato irrigare

Acea Ato2 e i primi Comuni si attivano per arginare l'eccezionale siccità dell'anno

braccianosmartlake.com/

Primi provvedimenti legati alla siccità. Nelle prossime ore Acea potrebbe avviare a Roma la riduzione della pressione del flusso di acqua per evitare di avviare razionamenti e turnazioni nell’approvvigionamento.

Acea Ato2 e i primi Comuni si attivano per arginare l’eccezionale siccità dell’anno

In vista dello stato di calamità naturale per siccità proclamato dalla Regione Lazio (leggi qui) intanto, i primi Comuni si attivano contro le dispersioni di acqua. A partire da Bracciano, Trevignano Romano e Anguillara Sabazia, i centri lacustri, già colpiti dalla crisi idrica del 2017. I sindaci stanno emettendo ordinanze sindacali.

Le prime misure

Il primo a firmare ordinanze a tema il sindaco di Bracciano, Marco Crocicchi. Ieri, martedì 21 giugno, ha ordinato “l’uso dell’acqua solo a scopi potabili o igienico sanitari”.

Vietato irrigare orti e giardini, riempire piscine, lavare veicoli ma anche portici e  pavimentazioni esterne.

Dall’ordinanza sono esclusi i prelievi pubblici destinati all’igiene urbana e quelli degli esercizi commerciali per cui l’acqua è indispensabile allo svolgimento dell’attività. “Per ora procediamo così – avverte il sindaco – poi se la situazione dovesse cambiare faremo altre valutazioni”.

Al lago di Braccciano, tuttavia, la situazione è preoccupante. Complice la siccità, l’acqua scende di mezzo centimetro al giorno.

Sul territorio un gruppo di lavoro,  che comprende l’ente parco regionale competente, Acea Ato2 e i comuni di Bracciano, Trevignano Romano e Anguillara Sabazia, controlla costantemente l’andamento idrometrico. Però ad aggravare la situazione ci si mette anche la dispersione della rete idrica. E gli interventi di ripristino prevedono tempi lunghi.

C’è quindi chi propone di collocare un depuratore, e una vasca di decantazione, a valle del lago per pulire le acque che vengono captate e anziché disperderle immetterle di nuovo nel lago.

L’acqua verrà misurata

Intanto l’Acea Ato2 si sta attivando su tutto l’ambito territoriale. Lo spiega il chief operating officer del gruppo, Giovanni Papaleo: “Abbiamo sostanzialmente fatto un primo passo che è quello della distrettualizzazione delle reti, quindi abbiamo introdotto un nuovo concetto di distretto minimo, quindi tutta la rete di Roma e dell’Ato 2 in particolare, ma anche di tutte le altre nostre gestioni idriche, sono state parcellizzate secondo questo concetto del distretto minimo”

Il distretto minimo – chiarisce Papaleo – è un ambito in cui l’acqua viene misurata in entrata e viene misurata in uscita. Quindi questo ci ha consentito di essere sostanzialmente molto più efficaci nella ricerca delle perdite. Sul punto poi saremo ancora più efficaci quando avremo a disposizione il nostro smart meter idrico, nel 2023”.

La risposta di Acea

Al riguardo non si è fatta attendere la risposta formale di Acea, che in una nota ufficiale precisa: “In merito alle informazioni riportate da alcuni organi di stampa che riferiscono dell’adozione di provvedimenti di abbassamento sistematico della pressione nelle reti idriche ovvero turnazione nell’erogazione dell’acqua sul territorio di Roma, Acea Ato 2 precisa che nessuna di queste misure è stata adottata né si prevede che sarà necessario adottare per questa estate 2022, malgrado la congiuntura meteo-climatica molto sfavorevole”.

“Gli importanti interventi che la società ha messo in atto – prosegue Acea Ato 2- dall’estate del 2017 con investimenti per il servizio idrico integrato che hanno superato i 100 euro annui per abitante, più del doppio della media nazionale, per un totale di oltre 500 milioni di euro investiti negli ultimi tre anni sulle reti e gli impianti idrici, hanno permesso di ridurre le perdite di 100 milioni di metri cubi all’anno. A ciò si aggiungono l’importante piano di distrettualizzazione, che ha consentito di ridurre i volumi di acqua immessa nella rete della Capitale passando da 17 a 13,5 mc al secondo conseguendo un notevole risparmio della risorsa idrica, e l’adozione della piattaforma Waidy Management System, soluzione cloud native per la tutela della risorsa idrica, che consente la gestione efficiente delle reti tramite l’elaborazione di dati per il controllo dei volumi d’acqua gestiti, il monitoraggio centralizzato della continuità del servizio e il controllo delle attività di manutenzione”.

In conclusione, precisa Acea “Tali azioni poste in essere da Acea Ato 2 permettono di garantire oggi la regolare fornitura del servizio idrico nel territorio romano, anche nell’attuale momento di grande siccità”.

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