Malagrotta, brucia l’ex gassificatore: chiudere finestre e clima (VIDEO)

In fiamme il capannone che fino a una decina di anni fa ospitava il gassificatore: rischio diossina

In fiamme un capannone in zona Malagrotta, a ridosso dell’ex discarica. Nel tardo pomeriggio di oggi si è sviluppato un violento incendio che sta completamente bruciando il capannone che fino al 2012 ospitava il gassificatore. Sull’area si è sollevata una nube di  fumo scura e densa.

In fiamme il capannone che fino a una decina di anni fa ospitava il gassificatore: rischio diossina

L’incendio è stato notato dai residenti da subito (guarda qui il primo focolaio) e sono stati loro ad avvertire i soccorritori. Chi abita in zona – in particolare sul versante Massimina Casal Lumbroso  – riferisce di aver avuto dai i vigili del fuoco il consiglio di restare a casa con le finestre chiuse o di  allontanarsi al di fuori del raggio di un chilometro.

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Vogliamo sapere che materiale è stoccato lì“, chiedono ora, preoccupati, gli abitanti.

Sul posto stanno lavorando diverse squadre dei vigili del fuoco e altre ne stanno arrivando.

A lanciare l’allarme anche il Comitato Valle Galeria: “Riteniamo che dentro  il capannone possano esserci stoccaggi di rifiuti. Nelle vicinanze poi ci sono dei depositi di gas e di benzina“. (guarda qui)

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Il fungo atomico

La colonna di fumo grigio e nero si è alzata nel cielo e per il gioco delle correnti ha formato come un fungo atomico. L’inquietante visione è stata osservata fino sul litorale romano, in larghi tratti del Raccordo Anulare e persino da Tivoli. Il timore è che quel materiale il sospensione, di natura sospetta, possa ricadere nelle prossime ore nelle zone sotto vento.

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Il “fungo” di fumo visto dalle Terrazze del Presidente

In ogni caso l’incendio con l’enorme colonna di fumo in cielo non stanno avendo impatto e ripercussioni sull’operatività dei voli né alla torre di controllo dell’aeroporto di Fiumicino. Lo si apprende da fonti aeroportuali.

Incognita rifiuti

Le cause dell’incendio sono ancora da accertare: una volta domate le fiamme i rilievi dei vigili contribuiranno a chiarire l’origine ed escludere un eventuale dolo. Da chiarire anche eventuali ricadute sul ciclo dei rifiuti della capitale già messo a dura prova da una cronica carenza di impianti. Anche se la discarica di Malagrotta non serve più Roma (fu chiusa dal sindaco Ignazio Marino), gli impianti presenti, di proprietà della società E.Giovi, servono la capitale trattando fino a oltre 1200 tonnellate di rifiuti al giorno, 8.100 alla settimana. Numeri fondamentali per il già fragile ciclo dei rifiuti di Roma che ha spinto il sindaco Roberto Gualtieri a decidere per la realizzazione di un termovalorizzatore (leggi qui) per rendere la capitale autonoma ed efficiente.

Fiamme anche al Tmb2

L’incendio, intanto, sta interessando anche il Tmb2 che tratta 900 tonnellate al giorno di rifiuti.

L’incendio del Tmb non e’ solo un grave incidente, ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate – ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Siamo gia’ al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi – ha concluso”.

Allerta a Fiumicino

Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, in serata ha lanciato via social un avviso rivolto ai cittadini del comune costiero. Eccolo: “Vi chiedo di seguire molto attentamente le raccomandazioni già fatte dal Comune di Roma.

– non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio;
– mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti;
– non utilizzare al momento i condizionatori d’aria;
– in caso di emergenza contattare il Numero Unico Emergenze 112 o la Sala Operativa h24 della Protezione Civile allo 066521700.

Si fa presente che nella zona interessata dal rogo, sono possibili, a scopo precauzionale, interruzioni di luce, gas e acqua“.

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