Roma, lotta al “tavolino selvaggio” grazie alla task force della polizia locale

Partita dal centro l'attività di controllo contro l'occupazione abusiva di suolo pubblico voluta fortemente da Roma Capitale per combattere la pratica del "tavolino selvaggio"

Roma Capitale dichiara guerra al tavolino selvaggio, dall’8 giugno con 25 agenti impegnati nell’operazione hanno controllato tutte le principali piazze del centro, da piazza della Rotonda fino al Pantheon, con tantissimi controlli che hanno evidenziato delle irregolarità.

Partita dal centro l’attività di controllo contro l’occupazione abusiva di suolo pubblico voluta fortemente da Roma Capitale per combattere la pratica del “tavolino selvaggio”

In appena tre ore sono stati elevati 11 verbali per un totale di 26 mila euro, di cui 5 da 5mila euro per occupazione abusiva del suolo pubblico e 6 da 173 euro per non aver ottemperato alle prescrizioni relative alla concessione (art. 20 Codice della Strada), con la diffida per i trasgressori al ripristino dello stato dei luoghi. Ad essere sottoposte a controllo sono state 10 attività di somministrazione, un negozio di alimentari e un albergo e sono stati liberati circa 100 mq di occupazione abusiva di suolo pubblico.

“Abbiamo trovato una situazione di estrema gravità – rammenta il Sindaco Roberto Gualtieri – e scelto quindi di mettere in campo una stretta contro l’abusivismo relativo all’utilizzo delle OSP, di superare una procedura piuttosto lunga e accidentata per un’azione di contrasto immediata, luogo per luogo. Una situazione che ha un impatto negativo sulla qualità della vita e del decoro, nelle strade e nelle piazze della città, a partire dal centro storico ma non solo. Che danneggia il commercio, coloro che rispettano le regole e si trovano ad affrontare una competizione sleale. Ieri il nucleo speciale composto da 25 agenti ha controllato tutte le occupazioni di suolo pubblico a piazza della Rotonda al Pantheon. In sostanza il 100% dei controlli ha evidenziato irregolarità e, per la prima volta, le rimozioni sono state contestuali al verbale. Si proseguirà adesso senza sosta, con un’azione repressiva più dura e determinata per ripristinare una situazione di legalità e di decoro. E spero – ha chiude il primo cittadino – che i comportamenti si adeguino rapidamente a questo nuovo metodo che abbiamo inaugurato ieri con successo”.

Roma, lotta al “tavolino selvaggio” grazie alla task force della polizia locale 1

Secondo l’assessora capitolina alle Attività Produttive, Monica Lucarelli: “Dovevamo dare una risposta ai cittadini e ai turisti che in questi giorni stanno affollando Roma. Abbiamo deciso di puntare sui controlli per mettere fine alla deregulation che si era creata da due anni a questa parte. Oltre a una questione di decoro c’è poi un problema di sicurezza e intralcio alla viabilità. L’operazione partita ieri non sarà una iniziativa una tantum ma un intervento strutturale di controllo. Un segnale di ripristino della legalità a fronte di chi decide di andare contro le regole. Con la Polizia locale abbiamo trovato una nuova soluzione di intervento che velocizzerà i tempi e aumenterà l’efficacia dei controlli”.

Nei controlli di questi giorni, per i quali il Comando di Polizia Locale e l’Assessorato alle Attività Produttive comunicheranno periodicamente l’andamento e le sanzioni emesse, viene adottato per la prima volta il nuovo metodo di verifica definito dalla riorganizzazione delle procedure della Polizia Locale di Roma Capitale.

Queste le condotte irregolari che vengono sanzionate: l’ampliamento abusivo oppure l’occupazione totalmente abusiva per attività di somministrazione di alimenti e bevande, l’ampliamento dell’occupazione rispetto all’istanza Osp-covid, le difformità rispetto all’istanza di concessione Osp-covid oppure mancato rispetto dei criteri minimi e l’occupazione di suolo pubblico abusiva da parte di un’attività diversa da somministrazione (vicinato alimentare, laboratorio, ecc.).

In caso di inottemperanza all’immediato ripristino dello stato dei luoghi, gli agenti della Polizia Locale procedono al verbale per il sequestro ai fini della confisca. Il materiale dell’OSP abusiva (sedie, tavolini, pedane, ombrelloni ecc.), posto sotto sequestro, va prioritariamente collocato all’interno del locale con apposizione dei sigilli (nastratura e cartelli), nominando come custode il soggetto responsabile della conduzione dell’attività commerciale al momento del controllo. In caso di impossibilità di collocare gli allestimenti all’interno del locale si procede al sequestro con nastratura e cartelli direttamente sul posto.

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