Reati fiscali, ai domiciliari l’imprenditore romano Luca Gallo patron della Reggina (VIDEO)

Ai domiciliari il patron della Reggina calcio, l’imprenditore romano Luca Gallo. L’accusa auto riciclaggio e omesso versamento di imposte. Con un provvedimento parallelo all’imprenditore, 51 anni, di origine calabrese e cresciuto a Primavalle, sono stati sequestrati anche beni per 11 milioni di euro e quote in 17 società, non però della società calcistica.

L’imprenditore romano, secondo la procura, avrebbe accumulato soldi non versando l’Iva o i contributi dei dipendenti

Le indagini eseguite dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, su delega della Procura della Repubblica di Roma, riguarderebbero i flussi finanziari tra le numerose società facenti capo all’imprenditore, il cui core business è rappresentato dalla prestazione di manodopera a livello nazionale a imprese di ristorazione, alberghiere, pulizie e facchinaggio per un totale di 1700 dipendenti.

Nel mirino della procura il sospetto sistematico omesso versamento delle imposte, in particolare dell’Iva e delle ritenute, nonché dei contributi relativi ai lavoratori dipendenti.

Dai successivi accertamenti sono stati acquisiti gravi elementi indiziari in ordine al sistematico “reimpiego” di cospicue somme provento dall’omesso versamento dell’IVA per acquisire il controllo e la gestione di una società calcistica (quest’ultima non oggetto diretto della misura cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria), di cui lo stesso soggetto indagato riveste la carica di Presidente.

Le società sono state affidate dal giudice a un amministratore giudiziario.

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