Via i sanpietrini da viale Aventino: pro o contro?

La decisione di togliere i sanpietrini dal celebre viale genera una serie di commenti online tra contrari e favorevoli

I sanpietrini rimossi da Viale Aventino a Roma

Roma: come testimoniato da questa foto tratta da un gruppo facebook, i sanpietrini sono stati tolti da viale Aventino.

La decisione di togliere i sanpietrini dal celebre viale genera una serie di commenti online tra contrari e favorevoli

Ovviamente la ridda di commenti tra chi è pro e chi è contro ed il clamore per la decisione del Comune è grande su internet all’interno del post in questione.

C’è chi dice, come Franco “Se non sbaglio parliamo del tratto di sanpietrini di via della Piramide Cestia. Che senso ha non avere sanpietrini intorno a Porta San Paolo e piramide, e avere un tratto di strada di sampietrini come via della Piramide Cestia? Un piano di razionalizzazione è necessario”.

Altri, come Giovanna, scrivono laconicamente “Che peccato”, sulla stessa falsariga Francesca che trova il provvedimento deciso dal comune come “Assurdo”, mentre Roberto esulta, scrivendo: “Era ora hanno causato più morti e feriti di una Caporetto,  divelti, sconnessi, bagnati, peggio del ghiaccio, finalmente!”

Ma già da tempo, come segnalato dal sito del comune fin dall’11 giugno 2019, è in programma un “Piano Sanpietrini” per le strade di Roma.

Nel dettaglio i Sanpietrini in questione andranno nelle centralissime via Condotti e via del Corso.

Si tratta di un progetto frutto del lavoro di un tavolo interistituzionale voluto dalla sindaca Virginia Raggi che detterà in maniera organica le linee-guida da seguire per realizzare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della pavimentazione stradale.

Non solo: sarà una roadmap per ricucire il tessuto viario all’insegna della tutela del paesaggio e della storia ma anche della sicurezza dei cittadini e delle mutate esigenze della città.

Il Piano Sanpietrini è frutto del Tavolo di Lavoro che ha visto il coinvolgimento di diversi soggetti istituzionali: il Gabinetto della Sindaca; la Vice Direzione Generale Servizi al Territorio che ha coordinato i lavori; il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma; la Sovrintendenza Capitolina; il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture Manutenzione Urbana e il Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale; l’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità e Risorse per Roma.

Il punto di partenza è stata la valutazione d’insieme del tessuto viario del centro storico, I Municipio, che ha permesso di contemplare la tutela del paesaggio e della storia e la funzionalità e sicurezza delle strade. È stata effettuata un’analisi dello stato di fatto, dello sviluppo storico-urbanistico e della mobilità delle aree. Ci si è avvalsi delle più note cartografie che rappresentano cronologicamente gli ampliamenti della città. È stato eseguito quindi un rilievo dettagliato della situazione attuale

Il Piano Sanpietrini verrà poi esteso anche agli altri Municipi della Capitale: il metodo di lavoro sarà identico e prevederà una fase di analisi e valutazione del tessuto viario ed una proposta di programmazione di interventi.

Nel piano già redatto è stata inserita una classificazione della tipologia di intervento specifico per ogni strada. Per i lavori si dovrà procedere seguendo tre criteri:

ricucitura del tessuto viario. Sono definite condizioni uniformi del paesaggio urbano laddove nel tempo si sono generate frammentazioni casuali e ingiustificate. Sono previsti, ad esempio, il ripristino della pavimentazione in selciato in via del Corso e via dei Condotti utilizzando i sanpietrini rimossi da viale Aventino o, al contrario, l’eliminazione dei sanpietrini in via Marsala e via Giolitti, strade adiacenti la stazione Termini con alti flussi di traffico

valorizzazione dei tessuti. Per il Centro Storico, recuperando l’assetto viario più antico e storicizzato, anche in considerazione del prevalente uso pedonale delle strade; mentre per i tessuti urbanistici otto-novecenteschi e per i suoi assi viari principali, in presenza di un maggior flusso di traffico, si procederà ad eliminare i sanpietrini come in via Nazionale e viale Aventino;

valorizzazione, attraverso la ripavimentazione in selciato, di percorsi dedicati alla pedonalità prevalente che attraversano la città. Esempi possono essere il percorso da Piazza San Giovanni al Colosseo o una serie di strade quali Via dei Santi Quattro, Via Santo Stefano Rotondo, Via di San Paolo della Croce, o ancora il percorso di comunicazione delle Basiliche sull’Aventino con la riqualificazione in sanpietrino di Via di Santa Sabina fino a Piazza Cavalieri di Malta.

Non sono comprese nel piano, perché necessitano di una più complessa progettazione, le aree di Piazza della Repubblica, Piazzale Ostiense, Piazza di Porta Maggiore.

Il Piano Sanpietrini nelle altre strade

Per tutti questi motivi, similmente con viale Aventino, con decorrenza immediata e fino alla mezzanotte del 31/05/2022, è stata disposta con apposita determina dirigenziale l’adozione di una apposita disciplina del traffico, nelle seguenti vie per lo svolgimento dei lavori

VIA NAZIONALE

Chiusura al transito veicolare della semicarreggiata laterale destra nel tratto e verso da via delle Quattro Fontane e fino a via Genova;

Istituzione del divieto di sosta(0/24) con zona rimozione lato destro stesso tratto e verso di cui sopra;

Sospensione dell’attraversamento pedonale semaforico all’intersezione con via delle Quattro Fontane altezza civici 225 /32

Istituzione di velocità limita a 30 Km/h;

VIA DELLE QUATTRO FONTANE

Istituzione del divieto di sosta (0/24) zona rimozione lato sinistro del senso unico di marcia nel tratto compreso dal civico 38 e fino a via Nazionale

VIA MILANO

Istituzione di uno stazionamento Taxi per 5 autovetture da posizionarsi su lato destro direzione Traforo Umberto I nel tratto compreso dal civico 17 al civico 11

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