Roma: dalla Commissione Trasparenza l’illegittimità delle collaborazioni gratuite nei Municipi

Roma, la Commissione Trasparenza conferma la prassi vietata delle collaborazioni a titolo gratuito nei Municipi: affidati 21 incarichi da quattro Presidenti 

Roma: la seduta della Commissione Trasparenza capitolina, riunitasi oggi a proposito della legittimità degli incarichi di collaborazione a titolo gratuito, conferiti dai Presidenti dei Municipi romani, si è chiusa con la conferma dagli uffici capitolini della prassi vietata, che messe in discussione, le ordinanze in quattro Municipi romani, per incarichi di collaborazione a 21 persone. La richiesta della Commissione era stata avviata nei giorni scorsi dal capogruppo della Lista Civica Raggi, Antonio De Santis.

Roma, la Commissione Trasparenza conferma la prassi vietata delle collaborazioni a titolo gratuito nei Municipi: affidati 21 incarichi da quattro Presidenti

E’ dunque illegittimo il conferimento degli incarichi di collaborazione a titolo gratuito da parte dei Presidenti dei Municipi di Roma Capitale. Una prassi vietata dallo Statuto e dal Regolamento di Roma Capitale, sulla quale arriva oggi la conferma dagli uffici capitolini, a seguito di una specifica Commissione Trasparenza richiesta per fare chiarezza, sulle ordinanze con cui alcuni Presidenti di Municipio romani, avevano conferito incarichi a titolo gratuito.

Sotto i “riflettori” della commissione capitolina, sarebbero finiti in particolare i Presidenti dei Municipi VI, XII e XV per il conferimento di incarichi a titolo gratuito a sette collaboratori diretti. E, oltre a questi incarichi già affidati, anche l’annuncio del Presidente del Municipio VII del conferimento a breve di quattordici incarichi a titolo gratuito ad altrettanti delegati sul territorio.

Quello che significa all’interno dell’amministrazione è presto detto. Con questi incarichi viene di fatto consentito ai soggetti destinatari, l’accesso totale alla documentazione amministrativa, una possibilità determinata dall’incarico stesso ma che dovrebbe essere esclusiva prerogativa riservata agli amministratori locali, oltre che ai dipendenti dell’ente.

“In realtà – fa presente nella nota De Santis –, il Segretariato Generale, con nota n. RC/31245/2016, aveva già chiarito che “al di fuori delle fattispecie collaborative normate, si configurano come illegittime anche le estensioni, per via analogica”, delle disposizioni previste per i Consiglieri Municipali in materia di accesso alla documentazione amministrativa”.

Oggi, con la conferma di illegittimità degli incarichi diretti e a titolo gratuito, si ribadisce anche il fatto che il conferimento degli stessi non può sostituirsi all’attività lavorativa retribuita, ma soprattutto non può violare le regole che una comunità ha deciso di darsi al fine di tutelare i procedimenti amministrativi che riguardano la cittadinanza nella sua interezza.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.