Fiumicino, Portus e Museo delle Navi: novità in arrivo su biglietti e prenotazioni visite

Area archeologica di Portus e Museo delle Navi: storia, orari e nuove modalità d'ingresso attive dal 10 marzo

Fiumicino: al via la bigliettazione per accedere all’area archeologica dei Porti di Claudio e di Traiano e al Museo delle Navi nel Comune di Fiumicino. A partire dal 10 marzo 2022 parte finalmente l’istituzionalizzazione di questi siti archeologici, con accessi stabili e biglietti a pagamento. I dettagli.

Area archeologica di Portus e Museo delle Navi: storia, orari e nuove modalità d’ingresso attive dal 10 marzo

Dal prossimo 10 marzo, importanti novità all’orizzonte sul fronte del turismo archeologico nel territorio del litorale romano, con l’ingresso ormai istituzionalizzato al Museo delle Navi di Fiumicino e all’Area archeologica dei porti di Claudio e di Traiano.

Per entrambi i siti e negli orari previsti nei diversi periodi dell’anno, tra 5 giorni l’ingresso diventerà a pagamento, con prenotazione online (con prevendita), o presso la biglietteria degli Scavi a Ostia antica. Il biglietto con prevendita è già ribassato rispetto ai biglietti che entreranno in vigore al momento in cui andrà esperita la gara CONSIP in corso per i servizi aggiuntivi del Parco, e che comprendono anche i servizi di biglietteria.

Per il Museo delle Navi di via Alessandro Guidoni, la tariffa sarà di: di 4 euro; e 2 euro (ridotto) per i giovani dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni, e online di 6 euro e 4 (ridotto) per i giovani dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni.

Mentre per l’Area archeologica dei porti di Claudio e di Traiano in via Portuense 2360, di 6 euro e 2 (ridotto), per i giovani dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni, e online di 8 euro e 4 (ridotto), per i giovani dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni.

L’acquisto dei biglietti possibile presso la biglietteria dell’Area archeologica di Ostia antica, potrà essere effettuata esclusivamente pagando con Bancomat e Carta di Credito, o in alternativa con il sistema di prenotazione online, al seguente link: Area Archeologica di Portus e Museo delle Navi.

 

La disponibilità oraria sarà per un’unica fascia oraria giornaliera, e cioè alle ore 8.30, che corrisponde all’apertura del Museo, ma i biglietti saranno validi di fatto per l’intera giornata in cui è stato effettuato l’acquisto e con orario di ingresso libero. 

Area Archeologica di Portus e del Museo delle Navi: gli orari per tutto l’anno

L’area Archeologica di Portus è visitabile dal martedì alla domenica e i festivi ore 8,30 e con orari di chiusura differenti a seconda dei diversi periodi dell’anno:

  • dal 12 ottobre al 24 ottobre: ultimo ingresso ore 17.30 con uscita ore 18.30;
  • dal 25 ottobre al 28 (o 29) febbraio: ultimo ingresso ore 15.30 con uscita ore 16.30;
  • dal 1° marzo al 31 marzo: ultimo ingresso ore 16.15 con uscita ore 17.15;
  • dal 1° aprile al 30 settembre: ultimo ingresso ore 18.00 con uscita ore 19.00.

L’Area archeologica di Portus: le origini

L’ingresso può essere raggiunto in auto percorrendo la via Portuense fino al numero civico 2360. L’entrata si troverà precisamente sotto il viadotto di Via dell’Aeroporto di Fiumicino.

Fu l’imperatore Claudio nel 42 d.C., a costruire una grande porto marittimo a nord della Foce del Tevere, per porre rimedio all’insabbiamento dello scalo fluviale di Ostia,collocato a nord della foce del Tevere. Il sistema portuale si articolava in un vasto bacino di circa 150 ettari, con due moli ricurvi e alcune banchine di attracco; il tutto era dominato da un grande faro a più piani, simile al celebre Faro di Alessandria.

Il faro ostiense sorgeva probabilmente su un’isola artificiale che divideva l’accesso al porto in due bocche, la settentrionale e la meridionale. Terminato nel 64 d.C. sotto Nerone, il nuovo porto si affiancava a quello fluviale di Ostia e a quello marittimo di Pozzuoli, che dal II secolo a.C. avevano garantito l’approvvigionamento della città di Roma.

L’imponente infrastruttura assicurava il trasbordo delle merci in tutta sicurezza, passandole dalle navi onerarie adatte alla navigazione in mare aperto alle barche fluviali (naves caudicariae), costruite per risalire il Tevere fino a Roma, e almeno due canali artificiali assicuravano il collegamento tra il porto di Claudio e il Tevere; l’imponenza delle strutture è testimoniata dalle fondazioni del molo settentrionale, ancor oggi visibili per una lunghezza di circa un chilometro alle spalle del Museo delle Navi. Sull’antica banchina settentrionale sono inoltre visibili alcune strutture funzionali pertinenti al porto, come la cd. Capitaneria, una cisterna e alcuni edifici termali (il complesso di Monte Giulio), tutte opere realizzate nel II secolo d.C.

L’insabbiamento progressivo rese il porto sempre meno funzionale e sicuro, tanto da spingere tra il 100 e il 112 d.C. alla costruzione di un nuovo bacino, il Porto di Traiano, che fu progettato per riutilizzare il Faro e le banchine del porto di Claudio, che andarono a formare il bacino esterno del nuovo sistema portuale. Traiano fece aggiungere a queste strutture un bacino esagonale di 33 ettari, grandiosa opera ingegneristica che moltiplicava i punti d’attracco per le navi. Inoltre l’imperatore fece scavare vari canali tra i quali la Fossa Traiana, l’odierno canale di Fiumicino; queste vie d’acqua consentivano lo sfogo delle piene verso il mare, liberando Roma dal flagello delle inondazioni.

Lo scalo arrivò a superare per importanza Pozzuoli, anche grazie al collegamento diretto con Roma assicurato dalla via Portuense. Le costruzioni più importanti si concentrarono sul lato nord-ovest del bacino; qui sorsero i cd. Magazzini Severiani, grandi strutture di stoccaggio delle merci realizzate alla metà del II secolo d.C. e il cd. Palazzo Imperiale, un sontuoso edificio di rappresentanza che ospitava viaggiatori di alto rango.

I Magazzini e il Palazzo Imperiale si affacciavano sul bacino esagonale; un altro grande complesso di magazzini, i cd Magazzini Traianei invece si sviluppava intorno alla Darsena, il bacino interno nel quale le merci venivano caricate su navi di piccolo tonnellaggio atte a risalire il Tevere.

Nel II e III secolo l’accresciuta importanza dello scalo portò alla nascita di un insediamento stabile, che nel 314 d.C. divenne ufficialmente città con il nome di Portus Romae, autonomo da Ostia e circondato di possenti mura, per alcuni secoli il centro fu ancora oggetto di cura da parte del potere centrale, interessato a mantenere in efficienza l’approvvigionamento della Capitale.

Con l’avanzamento della linea di costa e alla mutata morfologia del territorio, l’area di Portus fu soggetta a un lento impaludamento, che portò tra Medioevo ed età moderna alla quasi totale colmatura del bacino portuale. Sopravvive tuttavia il centro abitato: ne è testimonianza l’installazione della Basilica paleocristiana nell’area compresa tra il Canale Trasverso e il bacino esagonale.

Oggi il mare si trova a circa tre chilometri dall’antico centro, e l’area archeologica, importante anche dal punto di vista naturalistico, è attualmente divisa tra il Parco archeologico di Ostia Antica e la famiglia Sforza-Cesarini, proprietaria del bacino di Traiano. (Fonte, Beni Culturali – Parco archeologico di Ostia antica).

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Il Museo delle Navi

Il Museo delle Navi di Fiumicino di via Alessandro Guidoni, ospita una delle più importanti collezioni di navi antiche del Mediterraneo. In particolare i cinque relitti principali sono tre imbarcazioni fluviali per il trasporto delle merci lungo il Tevere tra Portus e Roma, una nave da trasporto marittimo e una delle rare barche da pesca conosciute di età romana il cui uso è certo, dotata di un acquario centrale per conservare vivo il pescato.

Il Museo ha la particolarità, che lo rende unico, di essere stato realizzato nel luogo stesso in cui le navi sono state ritrovate, e cioè all’interno dell’antico bacino portuale di Claudio e Traiano, il Portus Ostiensis Augusti, il più grande porto dell’impero romano. E’ visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 16.00, con ultimo ingresso alle 15.30.

E si potrà raggiungere, sia in auto da via dell’Aeroporto di Fiumicino, oppure sfruttando una navetta gratuita di Aeroporti di Roma, e disponibile ogni 30 minuti in partenza da tutti i Terminal aeroportuali, che consente di raggiungerlo. Per quanti la utilizzeranno dall’Aeroporto, sarà solo necessario verificare che l’itinerario della navetta preveda la fermata presso il Museo.

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