Pusher ai domiciliari, gestiva lo spaccio da casa

Il 34enne del Quarticciolo aveva in casa 7 etti di cocaina e 2 chili e mezzo di hashish

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Non doveva nemmeno disturbarsi di scendere in piazza o sui marciapiedi per spacciare, un pusher ai domiciliari usava direttamente la casa da letto per gestire il traffico di stupefacenti. Per l’uomo, un 34enne romano del Quarticciolo, sottoposto al braccialetto elettronico, l’altra mattina, gli agenti della Squadra Mobile hanno fatto, però, scattare l’arresto, ovviamente in casa, un’abitazione in via Molfetta.

Il 34enne del Quarticciolo aveva in casa 7 etti di cocaina e 2 chili e mezzo di hashish

I poliziotti, insospettiti da uno strano via vai, hanno proceduto alla perquisizione recuperando 710 grammi di cocaina e 2 chili e mezzo  di hashish. Una volta condotto in tribunale  per il processo per direttissima con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio l’uomo ha dovuto dire addio ai comfort del suo appartamento e piegarsi ad entrare in una cella, a Regina Coeli. Il giudice infatti ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere. La motivazione della scelta del tribunale d’altra parte era più che evidente. L’uomo infatti aveva di fatto allestito nella sua camera da letto un mini market della droga e per di più con stoccaggio di grossi quantitativi, pur essendo stato relegato in casa col braccialetto elettronico e sottoposto all’ordine di non ricevere visite, oltre, quello scontato, di non commettere reati.

Sempre al Quarticciolo è stata bloccata ed arrestata una banda di pusher minorenni. Tre diciassetteni, coordinati da un giovane di qualche anno di più grande, spacciavano hashish nella piazza ognuno col proprio compito, di vigilanza, consegna e riscossione. All’occorrenza sotterravano anche lo stupefacente per poi recuperarlo prima di ogni consegna.

Nelle stesse ore gli agenti del V distretto Prenestino hanno eseguito anche una custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, nei confronti di un cittadino di origini algerine domiciliato in zona Centocelle. L’uomo dovrà espiare la pena di 1 anno 8 mesi e 1 giorno di reclusione per il reato di furto aggravato.

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