Crisi del trasporto aereo: nuove ondate di licenziamenti (VIDEO)

Nuova ondata di licenziamenti per il trasporto aereo. Air France-Klm, Cathay Pacific, Air Italy e Blue Panorama hanno avviato le procedure di licenziamento collettivo per decine di lavoratori del nostro territorio. I sindacati sono sul piede di guerra.

I sindacati sono sul piede di guerra: ce ne le compagnie aeree continuano a licenziare i dipendenti del territorio, anche in settori dove gli stessi vettori registrano profitti maggiori rispetto al periodo pre-pandemia.

Il trasporto aereo è ancora uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Alcune compagnie, tuttavia, stanno mettendo in atto piani di espulsione di personale decisi ben prima dell’arrivo del Covid, e che colpiscono reparti in cui i vettori, oggi, hanno guadagni maggiori rispetto al periodo 2018-2019.

Air France-Klm e Cathay Pacific hanno avviato la procedura di licenziamento dei lavoratori del nostro territorio, come anche le italiane Air Italy e Blue Panorama. I sindacati confederali però non ci stanno, annunciano mobilitazioni e chiedono di ricorrere, invece, allo strumento della cassa integrazione.

Crisi del trasporto aereo: le interviste ai sindacalisti

Federica Ricci, Dip. Nazionale Filt Cgil: “Abbiamo alcune compagnie che anziché utilizzare ammortizzatori sociali preferiscono procedere con i licenziamenti collettivi. Queste società hanno dei settori che hanno portato dei profitti più altri rispetto a quelli raggiunti pre-pandemici. Nonostante questo la compagnia individua degli esuberi, fanno capo a delle decisioni prese dalle case madri che avevano già in mente prima della pandemia”.

Sara Di Marco Dip. Nazionale Filt Cgil: “I lavoratori di Air Italy si sono visti recapitare il 1 gennaio 1622 lettere di licenziamento, nonostante tutte le promesse delle istituzioni sull’apertura di un tavolo permanente. Stessa situazione per Blu Panorama che ha 650 lavoratori coinvolti e non ha soldi per pagare gli stipendi. In attesa i dipendenti non hanno reddito. Le istituzioni non rendono disponibili gli ammortizzatori sociali. Chiediamo che il silenzio venga colmato dalle risposte”.

Nel video il servizio di Siria Guerrieri.

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