“My Dolly”: un altro premio per il cortometraggio girato a Ostia

Il cortometraggio My Dolly di Fabio Schifino vince ancora. La pellicola premiata al Rome International Movie Award. 

Il cortometraggio My Dolly di Fabio Schifino vince ancora. Infatti, dopo l’Hiif Heart International Film Festival, l’Hirpinia Film Festival e il Festival Internazionale di Londra (Biff International Film Festival9, è arrivato il premio anche del Rome International Movie Award.

Il film è stato premiato con una statuetta che, scrive Schifino dalla sua pagina Facebook “dedico a tutti voi con il cuore per questo piccolo grande lavoro, un grazie a due grandi professionisti che si sono messi in gioco in questo piccolo film, Nino Celeste, e Antonella Ponziani. Volevo in oltre ringraziare l’efficiente Simona Flamenca della “CASTING TIME “per il suo grande operato”.

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Il cortometraggio “My Dolly” di 15 minuti circa prodotto da Fabio Schifino, Pietro Angelo Siri Pozzato, è stato realizzato ad Ostia ed in varie location di Roma.

“L’idea di My Dolly – racconta Fabio Schifino – nasce, guardando, come l’umanità non riesca a rispettare i punti cardine della convivenza sociale. Ho cercato di comunicare il mondo della violenza, soprattutto quella domestica, dal punto di vista dei  minori. Costretti spesso a vivere nel mondo degli adulti per poterli appunto salvare utilizzando una sola arma, la fantasia. La fantasia come elemento fondamentale e salvifico che fa breccia nell’umanità e si riscopre appunto tramite questa chiave”.

“E’ un progetto a cui tengo molto, a cui hanno preso parte persone speciali come il direttore della fotografia Sebastiano Nino Celeste che si è messo in gioco con la sua grande umanità, l’attrice Antonella Ponziani con la sua magistrale recitazione, la piccola Giulia Roberto, una rivelazione, ma anche alcuni attori di grande spessore come Pietro Angelo Siri Pozzato, Gianni Franco, Massimiliano Dau, la partecipazione di Elena Tommasi Ferroni, il montatore Federico Greco la costumista Paola Nazzaro, le musiche di Eugenio Picchiani”. 

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My Dolly: la trama

MY DOLLY è un cortometraggio che ha lo scopo, e il desiderio di smuovere le coscienze di ogni essere umano, che crede, che oltre alla sua attuale miseria o debolezza esistenziale, non ci possa essere nessuna azione e reazione, dimenticando le molteplici possibilità che la vita ci offre. Un cortometraggio scritto con una penna di stile positivo e risolutivo, dove la purezza di una ragazzina che subisce gli effetti negativi della violenza del padre nei confronti della madre, riesce rifugiandosi nelle più deliziose fantasie, a dare alla madre una chiave di lettura diversa da quella che si impone di vivere.

Durante il suo viaggio fantastico incontra un bambolaio che nel riparare le bambole ripara piano piano anche il suo cuore, e quello della madre, dando la possibilità di vedere la parte più brillante di questa magica esistenza, un viaggio catartico, dove il bambolaio assume le sembianze del deus ex machina, grazie a questi elementi magici, che nel cortometraggio vivono in parallelo gli elementi drammatici, si riesce a cogliere tutto il coraggio, e il desiderio di un essere umano che attraversa la via del cambiamento, un cambiamento possibile a tutti. 

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