Chi era Mirko Riggi morto sulla via Ostiense: il ricordo degli amici

Andiamo a scoprire di più sulla personalità del povero ragazzo morto ieri a seguito di un investimento notturno. Tanti messaggi di cordoglio che lo ricordano come una persona solare, aperta e benvoluta

Dopo la sua tragica morte, avvenuta ieri per un drammatico investimento notturno metre si trovava a piedi (Leggi Qui), per il compianto Mirko Riggi, 36 anni è ora il momento di essere ricordato da amici e conoscenti, che da più parti lo celebrano e lo ricordano come un ragazzo d’oro, allegro, sempre con la battuta pronta.

Andiamo a scoprire di più sulla personalità del povero ragazzo morto ieri a seguito di un investimento notturno. Tanti messaggi di cordoglio che lo ricordano come una persona solare, aperta e benvoluta

Mirko era grande frequentatore della Roma-Lido, una vera “icona” del trenino, lui saliva a bordo alla stazione di Casalbernocchi ed era stimato e conosciuto da tutti. Conversava e salutava ogni persona con cui si imbatteva e lascia un grande vuoto tra i suoi affetti.

Tra chi ha voluto ricordare Mirko e raccontare un po’ chi fosse il ragazzo deceduto in condizioni tanto nefaste, c’è Casetta Rossa, spazio sociale autogestito di Roma, a Garbatella e che era uno dei luoghi preferiti da Mirko per il tempo libero.

Il locale che, attivo fin dal 2001, ha dato vita a tantissime iniziative politiche, sociali, culturali, oltre che ad un forno a legna popolare fruibile da tutta la comunità, un gruppo d’acquisto solidale, ad attività per bambini, laboratori di teatro, recitazione o di panificazione, corsi di fotografia o ancora organizzando escursioni, passeggiate a piedi e in bicicletta per Roma e per il Lazio per conoscere i luoghi storici e i quartieri popolari.

Proprio Casetta Rossa, in un bellissimo post su facebook, ricorda una delle ultime apparizioni pubbliche di Mirko:Ci aveva lasciato urlando il suo ambo! aveva ricevuto lamentele invidiose e i sorrisi della comunità, quella comunità, la nostra, che lo ha amato e che continuerà ad amarlo. Ci vorrebbe troppo inchiostro e troppa sofferenza per descrivere quanto fosse importante per noi, più di quanto noi fossimo per lui.

Ti ringraziamo per averci scelto, per aver portato la follia creativa delle tue provocazioni, ti ringraziamo per gli interrogatori astrali, per le sigarette chieste mentre dalle labbra pendeva la tua, delle battute geniali, impreviste e imprevedibili, per lo sguardo che ci faceva tana dentro, per il sorriso storto e i tuoi balli, per la compagnia, per aver diviso con noi il pane, per aver  agitato i momenti di resa e averci insegnato ancora una volta che non si è persi mai se si cammina insieme, con tutti i passi che la vita ci assegna, a ognuno di noi”.

Altri commenti toccanti, che vi riportiamo, sono questi: “Arrivederci fratellone, grazie a tutti per il bene che gli avete voluto, Mirko non era solo e non lo sarà mai!” (Clarissa), oppure Francesca che spiega il legame forte che il defunto aveva con la Casetta Rossa: “Qui per te era casa, era un luogo sicuro e protetto. Era un po’ famiglia. Mancherai, tanto. Ma noi ti ricorderemo. Sarai con noi, anche domani e il giorno dopo e quello dopo ancora”. E spicca anche la sua grande passione per la Roma giallorossa dalle parole di Domenico: “Come mi dicevi?mingo nun’te ncazzà,nun’te ncazzà, moingo.Ciao mirkè, strilla forza Roma a tutto spiano co la bandieretta in mano perché cia er core romano”.

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Ostia: Mirko Riggi travolto e ucciso mentre attraversa la via Ostiense