Crisi settore pesca. Le cooperative: “Aumentare le giornate di lavoro ridotte in pandemia”

Fiumicino, Righini-Costa sul settore pesca: "Fondi del PNRR, per sovvenzionare la sostituzione delle imbarcazioni obsolete"

Fiumicino: un deciso intervento di sostegno e rilancio del settore pesca per evitare che le imprese ittiche straniere conquistino sempre più il mercato italiano. E’ questa la richiesta che viene rivolta alla politica sia a livello nazionale che regionale, nella nota congiunta diffusa dal consigliere regionale del Lazio di Fdi Giancarlo Righini e dal capogruppo di Fdi al comune di Fiumicino, Stefano Costa, entrambi portavoce delle istanze delle cooperative di pescatori del settore. I dettagli.

Fiumicino, Righini-Costa sul settore pesca: “Fondi del PNRR, per sovvenzionare la sostituzione delle imbarcazioni obsolete”

Le stringenti regole applicata per la pesca durante la fase di piena pandemia, stanno mettendo in crisi le cooperative di pescatori, che chiedono di rivedere una serie di forti limitazioni imposte all’attività il prima possibile.

Tra le istanze dei professionisti del settore, c’è in primis la necessità di rivedere il numero massimo consentito di giornate di pesca, che il Ministero ha ulteriormente ridotto alla cifra risibile di 139 giorni all’anno.

Il provvedimento, come già detto era stato, una necessaria condizione imposta in piena pandemia, ma che ancora oggi mantenuta, acuisce le difficoltà del settore, già compresso nell’attività da altri limiti inevitabili: il periodo di fermo stagionale obbligatorio, le battute di pesca perse a causa del maltempo, i tempi delle operazioni di manutenzione e riparazione, le festività e i fine settimana di riposo previsti da contratto nazionale di lavoro.

Ma anche le limitazioni all’operatività, consentita attualmente a 3 miglia dalla costa, sempre lontano dalle isole e mai nelle aree Riserva andrebbero ridimensionate, e a questo proposito, è scattato tra gli operatori, anche un nuovo allarme, legato alle disposizioni di fermo biologico previste per il 2022.

Su questo punto Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fdi e Stefano Costa, capogruppo di Fdi al comune di Fiumicino, chiedono, pur mantenendo la massima attenzione alla tutela delle specie ittiche, che si tenga conto anche al tessuto socio economico.

“Inaccettabile poi – dichiarano Righini e Costa – che ancora non sia istituita la Cassa Integrazione per questi lavoratori del mare, anche se e la cifra giornaliera che gli si prospetta, soli 30 euro al giorno tassabili, sarebbero poco più di una elemosina e non gli verrebbe erogata per tutto il periodo di fermo. Oggi con i fondi del PNRR anche le Regioni potrebbero fare bandi per sovvenzionare la sostituzione delle imbarcazioni, per la maggior parte obsolete, mettendo le aziende italiane di pesca in condizioni di lavoro analoghe a quelle dei colleghi di Spagna e Francia”.

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