Sciopero sulla Roma-Lido, corse solo nella fascia di rispetto e nel pomeriggio

Sciopero di quattro ore del personale Faisa Cisal lunedì 22 novembre. Corse garantite nel pomeriggio. Regolari i bus navetta Colombo-Lido Centro. Accuse della Lega al Pd

Roma-Lido ressa Magliana

Lunedì 22 novembre la Roma Lido si fermerà per quattro ore: dalle ore 8.30 alle ore 12.30 sciopererà il personale aderente alla Faisa Cisal. La segreteria territoriale dell’organizzazione sindacale protesta per lo stato di gravissima carenza nella manutenzione e nel materiale rotabile.

Sciopero di quattro ore del personale Faisa Cisal lunedì 22 novembre. Corse garantite nel pomeriggio. Regolari i bus navetta Colombo-Lido Centro

Atac evidenzia che “lo sciopero non riguarda il resto della rete (bus, tram, metropolitane e le altre due ferrovie regionali Roma-Viterbo e Termini-Centocelle), compresa la linea B della metropolitana che collega Eur Magliana a Piramide e la linea bus sostitutiva della ferrovia RL4 che collega Lido Centro a Colombo”.

Pertanto le corse della ferrovia Roma-Lido saranno garantite sino alle ore 8.30. Dalle ore 8.30 alle ore 12.30 il servizio non sarà assicurato.

In una nota Atac sbeffeggia in qualche modo il sindacato promotore della protesta sottolineando quella che è stata l’adesione allo sciopero Faisa Cisal del 29 maggio 2020: “del 27.4 per cento per esercizio superficie e dell’11.7 per cento per esercizio metropolitane e ferrovie regionali”. Un esercizio statistico inutile, considerato che sulla Roma-Lido l’esiguità del personale è tale da bloccare il servizio anche solo per la malattia non prevista di una minima parte di loro, com’è avvenuto, ad esempio, lo scorso giovedì 11 novembre (leggi qui).

Le motivazioni

Il problema della precarietà del servizio metroferroviario a Roma riguarda non solo la linea che collega la città ai quartieri costieri: Infatti, si corre il rischio che, a breve, «ben 22 treni in servizio nelle due linee metropolitane vengano messi fuori servizio. Rappresenterebbe un danno enorme per la mobilità della Capitale dopo il disastro della Roma – Lido». E’ uno degli allarmi che lancia la Faisa Cisal di Roma. «I problemi, però, sono più gravi ed estesi a causa del totale abbandono del comparto tranviario e del settore eco-compatibile, filobus ed elettrico, ormai ridotti a meri esercizi di rappresentanza visto che il fermo interessa circa il 60 per cento del parco mezzi, peggiorando così anche la già compromessa situazione ambientale della Capitale. Da tempo stiamo denunciando al Management di Atac, a Roma Capitale ed alle Istituzioni, lo stato di abbandono delle manutenzioni dei rotabili e dell’infrastruttura delle metropolitane, delle ferrovie, dei tram e dei filobus».

«Il disastro attuale – continua la nota- è stato ampiamente preannunciato e la situazione, se non si interviene subito e seriamente, non può che peggiorare. Ogni giorno ci notizie di nuovi disagi, disservizi, inconvenienti ed incidenti. Non è così che si può gestire la mobilità di una grande capitale europea. Nella giornata odierna abbiamo chiesto un incontro urgente a Roma Capitale e Regione Lazio per scongiurare uno scenario che metterebbe in ginocchio la mobilità cittadina, con conseguenti gravi ripercussioni sul tessuto socio-economico di una Capitale che, seppur tra mille difficoltà, cerca di riprendersi dai danni procurati dalla pandemia».

Le accuse della Lega

In una nota Monica Picca, capogruppo della Lega nel Municipio X, e Simonetta Matone capogruppo in Campidoglio e componente della commissione capitolina Mobilità, accusano il Pd di tenere in ostaggio i pendolari che usano la Roma-Lido. “Denunciamo l’indegna vicenda che sta passando sotto silenzio e che riguarda il caos della Roma-Lido – osservano Picca e Matone – Da settembre a oggi si è arrivati al collasso del servizio – drasticamente limitato – verso Lido Centro e ad Eur-Magliana. Una situazione insostenibile per migliaia di pendolari, viaggiatori costretti – dopo la chiusura di cinque fermate – a lunghe attese e a prendere mezzi sostitutivi per raggiungere, nelle ore di punta, il posto di lavoro o per portare i figli a scuola. L’annuncio dello sciopero per il 22 novembre prossimo, indetto dalle sigle sindacali, rischia di creare ulteriori disagi ai tanti cittadini che ogni giorno utilizzano la linea. In tutto questo – nascondendosi dietro al patetico rimpallo di responsabilità – nemmeno una parola dal presidente del Municipio X Falconi, dal sindaco di Roma Gualtieri e dal presidente della Regione Lazio Zingaretti. Come Lega presenteremo un’interrogazione in Campidoglio e in Municipio X, è assurdo che il Pd tenga in ostaggio la Roma Lido una linea strategica del servizio pubblico sia per Ostia che per la Capitale”.

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Non solo Roma-Lido, a rischio anche le metro