Sileri: “Sarà un Natale senza lockdown ma fate tutti la terza dose”.

Il Sottosegretario alla Salute è intervenuto alla trasmissione "Domenica In", toccando diversi temi inerenti la vaccinazione anti-Covid

vaccino

Seguendo le direttive governative ci aspetta un Natale “libero”, con meno restrizioni e senza lockdown, ma bisogna tenere comunque alta la guardia contro il Covid e fare tutti al più presto la terza dose.

Il Sottosegretario alla Salute è intervenuto alla trasmissione “Domenica In”, toccando diversi temi inerenti la vaccinazione anti-Covid

Questo, in sintesi, il pensiero del Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto alla trasmissione televisiva “Domenica In” di Rai 1 dove sono stati toccati diversi temi. “La somministrazione della terza dose è la priorità assoluta – evidenzia Sileri – ad oggi è obbligatoria per il personale sanitario, ma il consiglio è farlo tutti” e si dice soddisfatto perché “In Italia abbiamo raggiunto una protezione di comunità senza introdurre l’obbligo”.

In particolare viene ricordato che dal primo dicembre, col Natale sempre più alle porte, le vaccinazioni anti-Covid saranno aperte anche per chi ha da 40 anni in su (leggi qui). Riguardo alla protezione data dal vaccino, Sileri ha puntualizzato come “Cala nel tempo la capacità di resistere se si incontra il virus. Sappiamo che dopo sei mesi si è ancora protetti, ma aumenta la possibilità prendere la malattia”. Per il Sottosegretario è quindi “Probabile che nel tempo anche le persone sotto i 40 anni debbano fare la terza dose del vaccino”.

Parlando invece dei più piccoli, Sileri vede il vaccino anti Covid-19 per i bambini come un’arma in più utile a prevenire i contagi. Il vaccino per i bambini da 5 a 11 anni è attualmente all’esame dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) proprio con l’obiettivo di tutelare questa delicata fascia della popolazione, con particolare riferimento alle malattie associate all’infezione e che possono protrarsi a lungo, nella condizione chiamata long Covid.

Il politico si sofferma infine sull’obbligo della vaccinazione in generale, dicendo però “Non credo che al momento sia una strada percorribile”. Il vaccino, ha precisato, “Non è assolutamente sperimentale, ma stiamo ancora imparando, mese dopo mese, come si comporta il virus, che muta e non sappiamo quanto durerà l’immunità”.

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