Ostia: allarme rosso per il “bunkerino” dell’Idroscalo. L’appello arriva da Lorenzo Grassi del Network Italiano Bunker e Rifugi Antiaerei, che rivolgendosi alla Regione Lazio e alla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, chiede che venga “Effettuata una tempestiva verifica sui lavori in corso per il ripristino della scogliera posta a difesa dell’idroscalo di Ostia, che rischiano di danneggiare irrimediabilmente una postazione in cemento risalente alla Seconda guerra mondiale”.
Si invitano le ditte impegnate sulla scogliera ad evitare ogni azione che possa danneggiare il prezioso avamposto bellico
Insomma, una vera rarità bellica che va protetta a tutti i costi. Nel dettaglio, Grassi ricorda inoltre di essersi rivolto alle Autorità competenti per la difesa della postazione bellica: “Abbiamo ricordato all’Assessore regionale ai Lavori pubblici, Mauro Alessandri, che il “bunkerino” dell’idroscalo di Ostia è da considerarsi a tutti gli effetti un Bene culturale vincolato e tutelato ai sensi del Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/2004) e abbiamo auspicato che la Soprintendenza ne garantisca la piena salvaguardia a tutela della memoria storica del Litorale romano”. In particolare sono stati inviati solleciti alle ditte impegnate sulla scogliera per invitarle, in attesa di chiarimenti ed approfondimenti, ad evitare ogni azione che possa danneggiare irreparabilmente il prezioso avamposto.
Nel video il servizio di Siria Guerrieri.
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