Rosario oggi sposo: a nozze il primo calciatore dichiaratosi omosessuale

L'ex calciatore dell'Ostia Antica si sposa con il suo compagno americano

calciatore rosario coco

Roma: convola oggi a nozze Rosario Coco. Il primo (e unico) calciatore FIGC in Italia dichiaratosi omosessuale. Si sposerà con Donny. Coco: «Ho invitato simbolicamente Joe Biden, proprio uno a caso, alla mia unione civile, che risulta quella del primo calciatore gay in Italia.»

Ex calciatore dell’Ostia Antica sposa il suo compagno e invita Biden al matrimonio.

«Eh si, oggi si “sposa” l’unico calciatore gay FIGC in Italia.» Lo scrive sulla sua pagina Facebook Rosario Coco, calciatore catanese che nel 2014, all’età di 29 anni, decise di fare il suo primo coming out con i compagni di squadra della Roma Ostia Antica, che giocava in terza categoria.

«Quando uscì questo mio strano primato, i miei compagni dell’Atletico San Lorenzo mi dissero scherzando: ‘che eri gay lo sapevamo, ma calciatore…’» dice Rosario che oggi, a pochi giorni dalla bocciatura del ddl Zan, convolerà a nozze, con una unione civile, a Roma, con il suo compagno americano Donny.

rosario coco sposo
Rosario Coco

Rosario è Attivista, scrittore e progettista, referente di Gaynet Roma e coordinatore del progetto Outsport.

Alla cerimonia è stato invitato anche il presidente americano Joe Biden, nella Capitale per il G20. L’dea è stata di Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia, spiega Coco che «ha avuto l’idea di invitare simbolicamente Joe Biden, proprio uno a caso, alla mia unione civile, che risulta quella del primo calciatore gay in Italia.» Sarà proprio Grillini a celebrare l’unione.

Rosario ha contribuito anche a fondare la squadra amatoriale Gay-friendly Lupi Roma Outsport, che è legata al progetto europeo Outsport e alla prima ricerca su omotransfobia e sport in Europa.

«In questa battaglia un pensiero speciale va al gran lavoro fatto con AICS e il presidente Bruno Molea, tra gli enti pionieri nel settore, che hanno scommesso e continuano a scommettere sul progetto Outsport.»
«Con l’aiuto delle federazioni, degli enti e del meraviglioso circuito del calcio gayfriendly – conclude Rosario – spero di perdere presto questo primato e di andare ben oltre, sulla strada dell’inclusione vera nello sport.»

Rosario Coco gioca ancora a calcio e ha scritto un libro, “Storie Fuorigioco. Omosessualità e altri tabù nel mondo del calcio” (2018, Villaggio Maori Edizioni).

«Secondo la ricerca il 41% degli sportivi Lgbti in Italia non rivela il proprio orientamento sessuale – sottolinea Rosario – mentre il 60% di chi pratica sport percepisce l’utilizzo di un linguaggio omo-transfobico. È una questione di assenza di inclusione, non solo di violenza. Lo sportivo omosessuale deve essere più forte per replicare alle battute, ma non è detto che lo sia.»

«La bocciatura del ddl Zan – dice – ci riporta indietro, hanno vinto quelli che vorrebbero leggi come ci sono in Polonia o nell’Ungheria di Orbàn. La legge affossata è lo specchio di un Paese diviso in due: una pezzo di società che è scesa in piazza per protestare e un altro pezzo che è rimasta indietro. Ma quest’ultima è scollata dalle nuove generazioni, che sono la maggioranza a sostenere la legge».

In alto la copertina del volume “Storie in fuorigioco, omosessualità e altri tabù nel mondo del calcio.”

 

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

 

Roma, muore di gestosi insieme con le nasciture: condannato per omicidio il ginecologo