Trasporto aereo, manifestazione dei sindacati contro licenziamenti e dumping salariale (VIDEO)

In occasione del tavolo di confronto con il governo oggi i lavoratori aeroportuali sono scesi in piazza contro i licenziamenti e la riduzione dei salari. Il servizio di Siria Guerrieri

Grande manifestazione dei lavoratori del trasporto aereo per chiedere al Governo di fermare l’ondata di licenziamenti in arrivo.

In occasione del tavolo di confronto con il governo, oggi i sindacati e i lavoratori aeroportuali sono scesi in piazza a Roma. Il corteo per chiedere lo stop ai licenziamenti, il rispetto del contratto nazionale e la fine del dumping salariale: sull’intero indotto incombe un vero e proprio tsunami occupazionale.

Trasporto Aereo: in arrivo licenziamenti di massa. La manifestazione a Roma

Sui lavoratori e le famiglie del territorio di Fiumicino, ma anche del Decimo Municipio, sta per abbattersi lo tsunami provocato dalla crisi del trasporto aereo. Perché le compagnie di bandiera, le società di handling, di catering e indotto, stanno preparando licenziamenti di massa, in alcuni casi già formalizzati.

Per questo oggi, in occasione del tavolo di confronto con il Governo, i sindacati confederali sono scesi in piazza a Roma, con un presidio e un grande corteo fino alla sede del ministero dei Trasporti, in piazzale di Porta Pia.

Celeste Viscusi, Segretario Regionale FIT-CISL: “Noi chiediamo al Ministro dei Trasporti di regolamentare il trasporto aereo. C’è un mercato assurdo al ribasso che penalizza i lavoratori. Quando scadrà la cassa Covid, ci sarà uno tsunami di licenziamenti. Abbiamo tutto l’indotto che ne risente, sia per il covid sia per il progetto di Ita”.

Sara Di Marco, delegata FILT-CGIL Alitalia: “Il presidio e la manifestazione di oggi non riguardano solo Alitalia, anche se sarà il tema più delicato della giornata. Gli ammortizzatori sociali messi in campo dal Governo stanno terminando, e le aziende sono pronte per i licenziamenti di massa. Chiediamo una proroga della Cassa Integrazione, e che si attivi un tavolo per le qualificazioni”.

Fabio Assetta, RSA FILT-CGIL Personale Navigante: “Chiediamo il rispetto dei contratti nazionali. Fuori luogo che una compagnia pubblica non rispetti un contratto nazionale in essere: la stessa Unione Europea ha sollecitato il rispetto dei contratti collettivi nazionali”.

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