Bene il bollettino Covid Lazio dell’8 luglio, ma è allerta sull’aumento dei positivi in Italia

Covid Lazio: continua andamento positivo con meno ricoveri, decessi e terapie intensive, ma aumenta l'allerta a livello nazionale

Covid nel Lazio: oggi su oltre 8mila tamponi (-42) e oltre 13mila antigenici per un totale di oltre 21mila test, si registrano 112 nuovi casi positivi (+8), 4 decessi (-3), i ricoverati sono 139 (-5). I guariti sono 132, le terapie intensive sono 27 (-2).

Lazio: continua andamento positivo con meno ricoveri, decessi e terapie intensive, ma aumenta l’allerta a livello nazionale

Alessio D’Amato: “il rapporto tra positivi e tamponi è allo 1,3% ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende allo 0,5%. I casi a Roma città sono a quota 83. Sul fronte vaccini, nel Lazio oggi è stata toccata quota 5,7 milioni di dosi somministrate”.

Bene il bollettino Covid Lazio dell'8 luglio, ma è allerta sull'aumento dei positivi in Italia 1

Asl Roma 1: 46 nuovi casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra 1 decesso;

Asl Roma 2: 29 nuovi casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 3 decessi;

Asl Roma 3: 8 nuovi casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi;

Asl Roma 4: 4 nuovi casi nelle ultime 24h e si tratta di caso isolato a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi;

Asl Roma 5: 7 nuovi casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi;

Asl Roma 6: 12 nuovo caso nelle ultime 24h e si tratta di caso isolato a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi.

Nelle province si registrano 6 nuovi casi e si registrano 0 decessi nelle ultime 24h

Nella Asl di Frosinone: si registrano 5 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi;

Nella Asl di Latina: si registrano 1 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra 0 decesso;

Nella Asl di Rieti: si registrano 0 nuovi casi. Si registrano 0 decessi.

Nella Asl di Viterbo: si registrano 0 nuovi casi. Si registrano 0 decessi.

Allerta nazionale per la curva dell’epidemia che torna a salire

Nel Lazio continua l’andamento positivo, con meno ricoveri, meno decessi e meno terapie intensive e zero decessi nelle province, 4 decessi a Roma città, ma è allerta nazionale.

La curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia torna a salire dopo tre mesi ininterrotti, nei quali i casi erano scesi 30 volte, e anche a livello regionale si cominciano a vedere i segni di un aumento, anche se i numeri sono ancora piccoli.

Secondo gli esperti la situazione epidemiologica generale è comunque buona e, ci sono le condizioni per cui una nuova crescita non raggiunga le dimensioni di una ondata, mantenendo sempre l’uso dei dispositivi di protezione, come le mascherine, ma soprattutto grazie all’ottimizzazione della campagna vaccinale.

Il fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, coordinatore dell’Osservatorio dei dati epidemiologici in collaborazione con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha dichiarato:

«Da circa 10 giorni l’andamento degli infetti giornalieri non soltanto ha fermato la sua discesa, ma ha iniziato a risalire a livello nazionale. Anche se molto più difficile da identificare – ha aggiunto l’esperto – si comincia a vedere lo stesso andamento anche a livello di alcune regioni, ma con numeri piccoli e un livello di incertezza maggiore».

“Il cambiamento – aggiunge Battiston – sta avvenendo in coincidenza con la crescita della variante Delta, in alcuni casi responsabile di più del 50% dei casi e che ben presto avrà raggiunto la dominanza».

Ma non è facile capire quale scenario si stia aprendo – conclude il fisico – poiché non è semplice confrontare in modo assoluto valori di Italia e Gran Bretagna in quanto in quest’ultima il tracciamento si fa in modo massiccio, con una media di un milione di test al giorno. Di conseguenza la stima degli infetti non è confrontabile in termini assoluti».

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