Un tentato furto subito quasi cinque mesi fa – lo scorso 12 febbraio – rischia di avere gravi conseguenze per l’attaccante della Roma e della Nazionale italiana.

Le lesioni riportate dall’uomo che ha cercato di derubarlo potrebbero mettere nei guai il giocatore

L’inverno scorso il giocatore a bordo della sua auto raggiunge l’abitazione, nel quartiere EUR, dell’amico ed ex compagno Alessio Cerci.

Un cinquantenne di origine cilena si avvicina al veicolo di El Shaarawy e cerca di infrangere il finestrino con un sampietrino per rubare un borsello con soldi contanti.

Il 28enne attaccante della Roma nota la scena e, secondo quanto affermato dai suoi avvocati, si lancia all’inseguimento del malvivente e con uno sgambetto lo fa cadere.

La successiva colluttazione è ciò che potrebbe mettere nei guai il “Faraone”.

Il referto medico parla di una frattura scomposta del piede e una costola rotta: lesioni gravi e 60 giorni di prognosi. Per El Shaarawy solo escoriazioni sulla nocca della mano e sul ginocchio.

Non essendoci stati atti di violenza da parte dell’uomo, l’imputazione iniziale di tentata rapina e lesioni si riduce a tentato furto. L’uomo viene quindi assolto dalle presunte lesioni.

Per il cittadino cileno arriva comunque una multa di 200 euro e una condanna a 16 mesi da scontare agli arresti domiciliari.

Poiché la ricostruzione degli eventi e le deposizioni dei testimoni non sono giudicate attendibili, il giudice ha deciso di rinviare gli atti alla procura per valutare le lesioni riportate dall’imputato durante la colluttazione.

Con l’assegnazione di un altro pubblico ministero e l’apertura di un nuovo procedimento, il nuovo indagato adesso è Stephan El Shaarawy che sarà presto chiamato a dare la sua versione dei fatti.

All’Eur El Shaarawy sventa il furto della sua Porsche e fa arrestare il ladro

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