Ostia: esplode la voglia di mare e torna il commercio abusivo sulle spiagge

Spiagge affollate e ristoratori ottimisti: unica nota stonata il ritorno dei commercianti abusivi

Il tempo incerto non ha spaventato i molti romani che oggi si sono riversati sulle spiagge del litorale: da Ostia fino a Santa Marinella, passando per Fiumicino, Focene, Fregene e Maccarese.

Boom di prenotazioni, ristoratori costretti anche a doppi turni ma sulle spiagge imperversa l’abusivismo commerciale

Si sono registrate molte presenze soprattutto sulle spiagge libere di Ostia, meta irrinunciabile per giovani e famiglie con bambini al seguito.

Nonostante il meteo sfavorevole a Fiumicino, il parcheggio di piazzale Mediterraneo situato all’inizio del lungomare ha registrato il tutto esaurito già prima dell’ora di pranzo.

L’affluenza è buona. È chiaramente un segno che c’è grande voglia di mare e di relax dopo un lungo periodo complicato per tutti“, ha commentato il titolare di uno stabilimento balneare di Fregene.

Un ruolo fondamentale l’ha sicuramente giocato la possibilità, partita da ieri, di poter utilizzare anche gli spazi interni dei locali. Una preziosa risorsa per i ristoratori che nei giorni passati avevano già allestito tavoli con vista sul mare e direttamente in spiaggia.

In alcuni locali, per soddisfare le numerose prenotazioni nonostante gli spazi ancora limitati all’interno, sono stati predisposti anche dei doppi turni per pranzo.

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Pannocchie abbrustolite in vendita sulla spiaggia

L’assalto degli abusivi

Nota dolente la ricomparsa del commercio abusivo sulle spiagge. Alcuni commercianti hanno lamentato l’evidente disparità di un trattamento vissuto come ingiusto: “A noi viene controllata persino la temperatura delle celle frigo, si pretende l’obbligo di indossare la mascherina per ciascun dipendente e poi si assiste alla vendita di pannocchie, ciambelle fritte, cocco e altri generi alimentari a mani nude“.

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Il banchetto abusivo allestito impunemente sotto il gazebo della spiaggia degli sposi

Il fenomeno parrebbe addirittura in “monopolio” sulla Spiaggia Gialla in lungomare Paolo Toscanelli. “Una donna – racconta un bagnante – si è sistemata con quattro borse refrigerate piene di bevande sotto il gazebo degli sposi e ha un paio di inservienti che scacciano gli altri ambulanti e smistano le richieste. Praticamente un negozietto alla luce del sole senza il minimo contrasto da parte delle forze dell’ordine o di chi ha la competenza. Se penso che i negozianti hanno atteso questo momento dopo la pandemia e che devono pagare le tasse sui loro incassi mi monta la rabbia“.

Seapass senza numeri

Da oggi è entrato in servizio Seapass, il sistema di monitoraggio online delle spiagge libere di Ostia. Ad ogni varco degli arenili pubblici è posizionato uno steward che inserisce digitalmente i dati d’accesso dei bagnanti: il passaggio viene bloccato quando è raggiunta la capienza massima assegnata ad ogni spiaggia libera per ridurre al minimo il rischio di assembramenti. Ebbene, consultando la web-app, ci si accorge che oggi non sono stati inseriti i dati relativi alle spiagge libere di Capocotta e dell’ultimo varco di Castel Porziano. Figurando, in questo modo, sempre vuote e quindi appetibili anche dai bagnanti dell’ultima ora. Assenza di steward? Mancanza di segnale web? Oppure tacito accordo del X Municipio con i gestori dei chioschi?

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