Ama annuncia investimenti per 55 milioni ma il cimitero Laurentino sta così

Annunciato l’ennesimo piano faraonico ma al Cimitero Laurentino le tombe sono sommerse dalle erbacce, tra serpi e topi

Cimitero Laurentino

Mentre Ama annuncia l’ennesimo piano faraonico, i parenti dei defunti imprecano per le condizioni indecorose in cui versa il Cimitero Laurentino.

Annunciato l’ennesimo piano faraonico ma al Cimitero Laurentino le tombe sono sommerse dalle erbacce, tra serpi e topi

Erba alta fino a coprire le lapidi, serpi e topi che scorrazzano tra le tombe, timore di essere punti da insetti per raggiungere il tumulo di un proprio caro: sono le condizioni in cui versa il Cimitero Laurentino, nel quadrante ovest della città, a ridosso di Trigoria. A fotografare la situazione è una nostra lettrice.

E’ una vergogna – protesta TizianaGià altre volte abbiamo trovato il camposanto in condizioni indecorose ma adesso si supera ogni limite. Tra erbacce, insetti e gli animali che sgaiattolano nei rovi, non si sa dove mettere i piedi. Le lapidi sono coperte dai cespugli e, anche con la buona volontà, è impossibile tenere pulite le tombe ciascuno per proprio conto”.

Cimitero Laurentino

Non meno disastrose le condizioni in cui versa il Cimitero di Ostia Antica come raccontano altri utenti in questo nostro articolo recente.

In tutto questo Ama S.p.A. che è la partecipata comunale che si occupa dei Cimiteri Capitolini, oggi mercoledì 5 maggio, annuncia di avere “già pronto un piano pluriennale 2021-2024 di investimenti per complessivi 55 milioni di euro in ambito cimiteriale, che sarà presentato al socio entro maggio con il Piano Strategico Operativo 2021”.

Messa all’indice dalle agenzie funebri, tanto da finire sulle testate di tutto il mondo per le condizioni in cui funzionano i servizi cimiteriali (leggi qui),l’Ama segnala che “il piano consentirà sia di ristrutturare l’importante patrimonio architettonico presente, sia di potenziare le strutture operative (in particolare di cremazione). Il comparto cimiteriale sarà a breve rafforzato grazie alla prossima conclusione dell’iter di selezione per la figura di 20 operatori, previsti nell’ambito del nuovo piano assunzioni ricompreso nel piano di risanamento approvato dall’assemblea capitolina lo scorso 2 aprile. È inoltre prevista l’assunzione di 5 ulteriori figure amministrative” che vanno ad aggiungersi a quelle già assunte come operai seppellitori (leggi qui).

La situazione attuale in cui versano i cimiteri capitolini «non può essere conseguenza della pandemia” rincara la dose Aldo Mirko Contini, titolare di un’agenzia funebre, intervenuto in qualità di rappresentante degli operatori del settore in occasione della seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina sulla vicenda dei cimiteri comunali di Roma. «Nel settembre 2019 l’Agenzia per il controllo della qualità servizi pubblici locali scriveva che la qualità dei servizi cimiteriali era in costante peggioramento negli ultimi 10 anni – ha aggiunto -, fino a raggiungere un livello importante d’attenzione. Il voto medio era di 5,2 su 10, il più basso dal 2011. Già allora quindi il sistema era gravemente ammalato e con la pandemia è solo arrivato il colpo di grazia. L’amministrazione non ha fatto molto o comunque non ha fatto abbastanza». Per garantire posti nei cimiteri «Ama ha ricominciato le operazioni di esumazione ed estumulazione per le seconde sepolture in modo da liberare spazi per i nuovi morti – ha aggiunto Contini -, ma le procedure vanno a rilento perchè sono affidate agli operatori Ama che sono sotto organico: queste attività potrebbero essere affidate con procedure d’urgenza a ditte specializzate in modo da alleggerire il carico ormai insostenibile delle cariche mortuarie in attesa dell’entrata in servizio dei nuovi assunti annunciati dall’amministratore unico di Ama. Sulle cremazioni, se vogliamo prescindere dalla carenza degli impianti non possiamo trascurare una criticità facilmente risolvibile: i tempi troppo lunghi del processo autorizzativo dovuto a risorse tecniche impiegate non all’altezza. Eppure – ha concluso – il mercato offre valide piattaforme software e gestionali adatte allo scopo e pronte all’uso».

Ora, ben vengano i piani strategici, le assunzioni e le ristrutturazioni architettoniche ma quello che si chiede è di restituire decoro e fruibilità di un cimitero largamente frequentato. Si tratta di manutenzione ordinaria. Nulla di speciale.

redazione@canaledieci.it

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