Cremazioni impossibili: domani sit in delle imprese funebri al Campidoglio

Domattina per la prima volta nella storia gli operatori delle imprese funebri protestano contro i disservizi cimiteriali

commiato sempre più difficile a Roma
Cimitero di Prima Porta

Cremazioni a numero limitato, tumulazioni impossibili, problemi di saturazione dei depositi cimiteriali: esplode la rabbia degli operatori delle imprese funebri che domani, venerdì 16 aprile, occuperanno simbolicamente piazza del Campidoglio insieme con i “dolenti” ovvero con i familiari dei defunti che attendono la giusta tumulazione.

Per la prima volta nella storia gli operatori delle imprese funebri protestano contro i disservizi cimiteriali

Da mesi nel caos, i servizi cimiteriali dell’Ama nei giorni scorsi hanno toccato l’apice dei disservizi annunciando agli operatori delle imprese funebri che non sarebbero state più accolte le salme destinate alla cremazione fino all’esaurimento dei depositi di Flaminio e Verano. Stante l’attuale impossibilità di tumulare a terra, si è sfiorato il blocco totale delle attività. La comunicazione, giunta giovedì sera agli operatori, sarebbe stata operativa già dal mattino successivo e al Cimitero Flaminio si è sfiorata la rissa. La situazione si è sbloccata solo alle 13,00 con il contingentamento delle salme.

A fronte di una potenzialità del forno del Cimitero Flaminio di almeno 70 salme al giorno, l’attività procederebbe al massimo di 32 cremazioni.

Così, la Feniof, Federazione Nazionale Onoranze Funebri, e Federcofit, federazione del comparto funerario, hanno dapprima diffidato la sindaca Virginia Raggi, responsabile della salute pubblica e quindi anche dei servizi funerari del comune, e poi hanno stabilito di manifestare. ”A fronte della situazione che si è determinata relativamente ai cimiteri romani ed alle pratiche funerarie assolutamente intollerabile e gravissima – comunicano le due federazioni – le federazioni nazionali delle imprese funebri si associano alle giuste lamentele delle famiglie in lutto rappresentando pubblicamente, alle ore 12:00 di venerdì 16 aprile 2021 sotto la scalinata del Campidoglio, la vicinanza ai dolenti e denunciando l’assoluta gravità della situazione dei cimiteri capitolini con il venir meno di servizi pubblici essenziali nonché i vergognosi ritardi nell’esecuzione di cremazioni e sepolture”.

Da mesi – prosegue la nota – abbiamo sollecitato il Comune di Roma e AMA SpA ad individuare urgentemente soluzioni adeguate ai drammatici problemi presenti, a partire dal rilascio delle autorizzazioni di legge per la cremazione e per i servizi funebri in genere. Ad oggi formalmente non abbiamo risposte né contezza della volontà di risolvere problemi che rappresentano una vergogna per Roma e per il comune sentimento di pietà verso i defunti”.

Quello di domani è, per certi versi, un evento storico: mai a Roma gli operatori delle imprese funebri sono stati costretti a scendere in piazza per tutelare non solo i loro interessi ma soprattutto a farsi da portavoce delle legittime certezze dei familiari dei defunti.

Intanto l’ispettorato di Flaminio fa sapere che per motivi tecnici organizzativi, le operazioni cimiteriali di sepoltura saranno garantite soltanto per i feretri pervenuti al cimitero entro le ore 12.00. Il provvedimento è valido fino a prossima comunicazione.

redazione@canaledieci.it

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