Parco della Madonnetta: tutto sulla Commissione trasparenza in Campidoglio

Si è svolta in Campidoglio la Commissione Trasparenza sul Parco della Madonnetta in seguito alla tragedia della morte del giovane 16enne.

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Si è svolta in Campidoglio la Commissione Trasparenza sul Parco della Madonnetta in seguito alla tragedia della morte di Riccardo Pica (leggi qui).

Commissione trasparenza Parco della Madonnetta: le voci dei partecipanti

A porre l’attenzione sulla commissione svolta in Campidoglio ieri il Comitato Salviamo il Parco della Madonnetta, che ha inviato una nota con la discussione tenutasi in aula:

La seduta, richiesta dal consigliere De Priamo dopo i fatti tragici del PVQ Madonnetta, è stata aperta dal Presidente della Commissione, Marco Palumbo, il quale  – secondo la nota – avrebbe ammesso di aver avuto parte di colpa poiché componente della maggioranza con Marino, nonostante sia stato tra i firmatari della sua uscita.

Subito dopo la parola è passata al consigliere De Priamo, che ha manifestato enorme preoccupazione per la mancata messa in sicurezza delle strutture ormai fatiscenti, nonostante le ripetute interrogazioni. “Un nulla di fatto da parte della maggioranza e da parte degli Uffici“.

Per l’Associazione Salviamo il Parco della Madonnetta è intervenuto l’Architetto Silvia Maria Guarnieri, che ha dichiarato: “La mancata applicazione della legge -come per anni richiesto dal concessionario Andrea Ciabocco – e l’elenco delle inadempienze degli uffici hanno ucciso un imprenditore onesto, poi la sua creatura, infine è morto Riccardo. Questa ultima tragedia deve pesare sulle coscienze di chi non ha operato con onestà e devozione allo Stato e al ruolo che ricopre. La Politica e gli Uffici dovevano ascoltare il concessionario e l’Associazione, nonché tenere presenti tutte le denunce che l’Associazione ed il concessionario hanno fatto negli anni. L’Associazione ha ribadito che più di quanto ha fatto non si poteva, a fronte di tanto sfacciato menefreghismo degli uffici per la legge. Ha inoltre brevemente elencato le inadempienze storiche degli uffici, ha ribadito che ancora oggi gli uffici non applicano la legge (come per es. la 353/2000) e che sono responsabili insieme alla politica di quanto è tragicamente accaduto”.

Ha preso poi la parola l’Avvocato Saolini del Dipartimento Patrimonio, per parte degli uffici dell’amministrazione, che ha elencato quale metodologia intendono applicare per salvare i Punti Verde Qualità (come il Parco della Madonnetta) e non mandarli in rovina:

  • rinegoziazione del mutuo
  • riequilibrio del piano economico finanziario
  • non allontanamento del concessionario fino a disposizioni chiare dell’Amministrazione

Per il PVQ Madonnetta – ha assicurato Saolini – alla Consultazione preliminare di mercato per il recupero e la gestione hanno partecipato 16 entità tra associazioni e imprenditori. Altri funzionari intervenuti successivamente hanno assicurato che a breve verranno resi pubblici tali atti. Abbiamo apparecchiato tutto quanto necessario alla riqualificazione del Pvq Madonnetta”

Sempre per l’Associazione è intervenuta la Dott.ssa Claudia Masella, che ha fatto notare al dirigente Saolini l’importanza a livello nazionale del parco: “Aver ucciso quella realtà è stato un delitto di proporzioni enormi, specialmente per le realtà sociali. Inoltre, è sorprendente appurare che non siate a conoscenza delle numerosissime denunce per danno ambientale. Un danno ambientale causato da 22 incendi dolosi! Danno che fa da contraltare al beneficio all’ambiente prodotto dall’ex concessionario con la messa a dimora di migliaia di piante in un percorso di benessere.

Infine in risposta a Saolini, Masella ha sottolineato che un avvocato leggendo gli atti non possa continuare a ripetere che l’iter è stato difficoltoso, complesso, difficile, arduo. “Se è vero che esisteva una fideiussione di Roma Capitale, perché la stessa in qualità di garante non ha preso in carico la manutenzione del parco? Perché non si è costituita parte civile in un procedimento per usura bancaria, visto tassi ad oltre il 5,25% e visto che è stato danneggiato un bene pubblico? Se è vero che il parco è pubblico perchè la delibera di iniziativa popolare è stata bocciata per asserita mancanza di interesse pubblico?

Masella ha chiesto che il parco venga intitolato a Riccardo e che il centro sportivo torni al concessionario al quale era stato revocato.

Nella seduta poi i funzionari degli Uffici Comunali hanno spiegato gli interventi di messa in sicurezza effettuati e poi divelti dai vandali (una rete e cartellonistica intorno al centro sportivo) e le FF.OO. hanno espresso la loro difficoltà a presidiare un parco di 21 ettari con strutture abbandonate e fatiscenti. (guarda il video esclusivo sui controlli delle forze dell’ordine a ottobre 2020)

La Consigliera Svetlana Celli, che recentemente aveva presentato un’interrogazione in merito agli incendi e chiesto in quali termini era stata applicata la L.353/2000, ha espresso indignazione per la superficialità dimostrata dalla politica in una situazione di conosciuta pericolosità.

Ha ripreso poi la parola Guarnieri per l’associazione Salviamo il Parco della Madonnetta, che ha ribadito la richiesta di abbattere tutte le strutture fatiscenti, mettere in sicurezza l’area e intitolare l’area al giovane prematuramente deceduto.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere Davide Bordoni, che ha aggiunto: “Ci auspichiamo la fine di questo scellerato mandato grillino che ha distrutto un’eccellenza”. Infine, il consigliere capitolino ha chiesto un tavolo di lavoro con Andrea Ciabocco (ex concessionario).

Il consigliere Angelo Diario è stato l’unico rappresentante della Maggioranza presente, che secondo la nota del Comitato, avrebbe affermato che sarebbe interessante capire prima le proposte e vedere chi ha vinto il bando, ma poi sarebbe stato ripreso dagli Uffici, che gli hanno spiegato che la recente consultazione non sarebbe altro che una richiesta di idee e nulla di più. Il bando, infatti, si farà e sarà redatto dagli uffici.

In conclusione De Priamo ha ribadito la forte perplessità sui tempi di messa in sicurezza. “Una raccolta di idee si poteva fare dopo un anno di mandato, non dopo 5! Se questi sono i tempi, siamo preoccupati per l’incolumità degli utenti del parco che ancora lo frequentano“.

Marco Palumbo ha chiuso la Commissione con rammarico e la voglia di non far morire del tutto l’esperienza che Andrea Ciabocco aveva realizzato, “ci deve essere un altro modo che radere al suolo tutto“. Concludendo ha annunciato di voler organizzare altre commissioni sui Punti Verdi Qualità non virtuosi che sono ancora aperti, chiedendo spiegazioni sul perché l’Amministrazione abbia “soprasseduto” su queste irregolarità.

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