Un corriere di droga pakistano è finito in manette all’aeroporto di Fiumicino. L’uomo aveva ingerito una grande quantità di ovuli di eroina.
Fiumicino: corriere pakistano fermato all’aeroporto Leonardo Da Vinci. Aveva ingerito diversi ovuli contenenti eroina
Aveva ingerito 87 ovuli contenenti eroina per entrare in Italia, probabilmente per conto di qualche organizzazione criminale. Ma il suo atteggiamento e il malessere evidente non sono passati inosservati ai poliziotti dello scalo romano, che lo hanno tenuto d’occhio e poi fermato per degli accertamenti.
La Polaria dell’aeroporto Leonardo da Vinci ha smascherato un corriere della droga pakistano. Si tratta di un 25enne proveniente dal Qatar.
Si aggirava per l’aerostazione in cerca dei varchi d’uscita. Il suo viaggio era praticamente giunto a termine ma qualcosa è andato storto. Gli investigatori dell’aeroporto di Fiumicino – esperti nel traffico di sostanze che si serve di persone provenienti per lo più dai paesi poveri del mondo – hanno notato che quel ragazzo non stava bene.
Si muoveva a fatica e sudava. Gli agenti hanno così deciso di avvicinarsi. Dopo un primo colloquio con il venticinquenne hanno deciso di procedere con le verifiche all’interno dell’ospedale Grassi di Ostia dove A.M.Y. ha espulso 87 ovuli di eroina per un peso complessivo di 870 grammi.
L’uomo è ancora piantonato nel nosocomio lidense. Per lui si configura il reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
I bilanci delle forze dell’ordine confermano la gravità del fenomeno degli ovulatori, che negli ultimi tempi sta tornando sempre più in auge. Infatti, anche se il margine di rischio per il singolo corriere resta altissimo – una morte rapida in caso di rottura dell’involucro con lo stupefacente – per chi gestisce il business questo resta il metodo più economico e meno rischioso. Negli ovuli viaggia l’eroina oltre che la cocaina. Sempre più ovulatori viaggiano sugli aerei provenienti, ormai, non solo dal Sud America o dall’Africa, ma ora anche dalla Nigeria e dall’Est Europa.
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