L’indice RT scende sotto a 1, buone notizie per il vaccino AstraZeneca

Diminuisce l'indice di trasmissibilità del contagio in tutta Italia. L'approvazione del vaccino italo-britannico prevista per mercoledì 27 gennaio

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L’indice di trasmissibilità del contagio Rt è in calo in buona parte del Paese. A certificarlo l’Istituto Superiore di Sanità, che nel suo ultimo rapporto sull’andamento dell’epidemia da covid-19 sottolinea la diminuzione dei casi nella maggior parte delle Regioni italiane.

Unica eccezione al quadro in miglioramento in Italia, per quanto riguarda il numero dei contagi, sono la Sicilia e la Puglia, dove l’indice Rt è maggiore di uno.

Si osserva una “diminuzione del rischio di un’epidemia non controllata e non gestibile nel Paese, dovuta principalmente a una probabilità inferiore di trasmissione di SARS-CoV-2 rispetto al periodo precedente”, si legge nel rapporto dell’Iss relativo alle giornate che vanno dal 30 dicembre 2020 fino al 12 gennaio 2021.

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Il Commissario Straordinario all’Emergenza Domenico Arcuri

Il contesto relativo all’impatto dei contagiati sui servizi assistenziali rimane tuttavia “alto nella maggior parte delle Regioni e delle Province Autonome”, sottolinea la relazione degli scienziati dell’Iss.

Buone notizie in arrivo anche dall’Agenzia Europea per il Farmaco (EMA): l’approvazione per il vaccino italo-britannico AstraZeneca, prodotto a Pomezia nei laboratori della Irbm, potrebbe arrivare in anticipo rispetto ai tempi previsti, già mercoledì 27 gennaio.

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Con il via libera dell’Ema le dosi del farmaco sarebbero così subito disponibili per iniziare la campagna di vaccinazione sugli anziani ultra 80enni, al momento ferma a causa dei ritardi del colosso statunitense Pfizer.

Aspettiamo con ansia le decisioni dell’Agenzia Europea del Farmaco sull’immissione in commercio di AstraZeneca, anche per capire se l’immissione in commercio avverrà senza condizioni o con qualche condizione”, afferma il Commissario straordinario Domenico Arcuri.

“Al momento le informazioni che abbiamo prevedono una consegna di 8 milioni di dosi di AstraZeneca nel primo trimestre. Auspichiamo che questo venga confermato, immagino nei prossimi giorni. L’azienda ha già provveduto ad infialare grandi quantità di dosi e quindi dovrebbe averle nei suoi magazzini”, conclude Arcuri.

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