Piano Freddo, il X Municipio: “Negata l’accoglienza nelle strutture ricettive private”

L’assessora alle Politiche sociali, Germana Paoletti, giustifica la scelta dell’ex colonia Vittorio Emanuele III. “Volontariato non contemplato nel servizio” si specifica

ostia

Alberghi e campeggi hanno preferito restare chiusi o vuoti pur di non accogliere i clochard del Piano freddo allestito dal X Municipio. E’ il j’accuse lanciato dall’assessora alle Politiche sociali del X Municipio, Germana Paoletti in una nota attraverso la quale spiega le osservazioni lanciate dal nostro articolo di ieri (leggi qui).

Nel nostro articolo si sottolineava la difformità dell’aver deciso di ospitare il Piano freddo (accoglienza per 15 senza fissa dimora, leggi qui) nell’ex colonia Vittorio Emanuele III piuttosto che in una struttura privata come espressamente indicato nel bando di gara d’appalto. “Il bando – spiega Paoletti – prevedeva la possibilità di accogliere, da parte dell’ente affidatario, le persone in strutture ricettive del territorio, alberghi o camping, ma la disponibilità all’accoglienza delle strutture ricettive territoriali non è stata possibile poiché molte strutture sono risultate chiuse ed anche sollecitate alla apertura ad hoc, non hanno risposto positivamente. Dunque per realizzare il progetto e garantire un intervento di emergenza, così come viene considerato il piano freddo, gli enti assegnatari, hanno richiesto alla direzione socioeducativa, di poter utilizzare un immobile di proprietà municipale individuato nel Csa di Ostia Lido sul Lungomare Paolo Toscanelli, l’Amministrazione municipale proseguendo con spirito di servizio e senso di responsabilità il lavoro iniziato ed avendo richiesto ed ottenuto il parere favorevole, del Presidente della commissione sociale e l’autorizzazione dell’Ufficio Tecnico hanno accordato l’utilizzo della struttura con tutti gli impegni di mantenimento decoroso della sede ed una serie di altri impegni che le stesse dovranno assicurare”.

Partito in ritardo, il Piano freddo chiuderà comunque il 23 marzo nonostante sia stato attivato il 30 marzo, come sostiene il X Municipio. “In fase di rendicontazione ci saranno riscontri precisi sulle spese sostenute” garantisce l’amministrazione. In realtà sul bando non viene specificato che l’erogatore del servizio debba rendicontare le spese: avrà diritto a circa 54 euro al giorno pro ospite.

Altro capitolo denunciato dal nostro articolo è la caccia alle donazioni di beni avviata da volontari che dichiarano di operare per conto dei vincitori dell’appalto. “Per l’organizzazione del servizio le associazioni e gli enti devono ricorrere a operatori specializzati e con curricula pertinenti, il volontariato non è ovviamente contemplato nel bando” taglia corto l’assessora. Strano, perchè risulta che all’interno della ex colonia, nell’area del Piano freddo non ci siano solo operatori specializzati.

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