Fregene e Passoscuro, attentati incendiari sulle spiagge: chioschi nel mirino

L’ultimo episodio ai danni del chiosco del Singita getta un’ombra sinistra sulla sequenza di attentati iniziata due settimane fa. Indagano i carabinieri

carabinieri

Due bottiglie di gasolio abbandonate sul tetto in paglia del chiosco Singita di Fregene è un messaggio chiaro, in perfetto stile malavitoso. Ne sono convinti i carabinieri che hanno messo in linea i tre attentati incendiari avvenuti da due settimane a questa parte in altrettanti chioschi sulla spiaggia lungo la costa del Comune di Fiumicino.

L’episodio inquietante, l’ultimo in ordine di tempo è avvenuto sabato scorso, 19 dicembre. Ignoti hanno abbandonato un paio di gasolio sul tetto in paglia del Singita Miracle Beach, il chiosco di tendenza che si trova sulla spiaggia del Villaggio dei Pescatori di Fregene. Il combustibile avrebbe potuto prendere fuoco solo se innescato. E infatti gli sconosciuti hanno acceso prima la paglia ma le fiamme non hanno fatto in tempo ad arrivare alle bottiglie di gasolio.

Il ritrovamento casuale intorno alle ore 19,30, denunciato dal concessionario della struttura, non solo ha impedito il propagarsi delle fiamme ma, soprattutto, ha allertato ulteriormente i carabinieri che già stavano indagando su due fatti analoghi.  L’8 dicembre, infatti, era toccato all’Ondanomala, anch’esso sulla spiaggia del Villaggio dei Pescatori di Fregene, prendere fuoco. In quel caso le fiamme sono divampate di mattina, intorno alle 9,00 e hanno riguardato un capanno secondario rispetto alla struttura balneare.

E due settimane fa nel mirino dei piromani era finito il Nautinclub di Passoscuro: in quel caso le fiamme hanno avvolto la torretta, emblema della struttura.

I carabinieri dovranno dipanare la matassa per cercare innanzitutto se dietro gli episodi si nasconda una regia occulta e, se sì, quale possa essere l’obiettivo finale. I titolari delle attività prese di mira negano di aver mai ricevuto richieste di denaro o minacce di qualsiasi natura. E’ un fatto, però, che alla fine dell’anno scadranno le concessioni di tutte le strutture balneari e non si può certo escludere che gli attentati possano avere una qualche relazione con questo vuoto amministrativo.