Covid-19, ICC Casalpalocco verso il tutto esaurito. Il medico: “Ricoveriamo tanti giovani”

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Posti letto esauriti nei reparti di Medicina, affollati soprattutto di giovani e giovanissimi: spaventa la ripresa dell’epidemia da covid-19 e l’allarme scatta dal centro specializzato di Casalpalocco.

E’ un dettagliato servizio foto e video svolto da Emanuele Valeri per conto dell’Ansa a documentare cosa sta succedendo nel Covid hospital di via Alessandro Magno, l’ICC di Casalpalocco.  A parlare delle inusuali modalità del contagio, legato soprattutto alle fasce d’età più giovani ma anche alle donne, è il professor Paolo Onorati, specialista neurologo.  “In questi giorni – spiega nella videointervista – vediamo ricoveri di giovani di 15/18 anni,  di 25 anni, donne di 30 anni, c’è una signora in stato interessante molto giovane, un’altra di 24 anni che ha avuto un bambino ed è stata ricoverata subito dopo. Alla luce di questo direi che la caratteristica delle persone che si ricoverano in questo periodo è che sono persone giovani che hanno contratto questo virus in una maniera abbastanza inspiegabile: a volte neanche loro sanno dire com’è potuto succedere. Sono persone che sono tornate dalle vacanze o che hanno avuto contatti con amici e familiari tornati dalle vacanze, non necessariamente dalla Sardegna”.

Una cosa che va detta – aggiunge il professor Onorati – è che in questo momento all’ICC abbiamo i due reparti di Medicina che sono pieni e che continuano ad arrivare richieste di ricovero. A questo punto noi non abbiamo più la possibilità di ricoverare altre persone perché il turnover è piuttosto lento: il ricovero di una persona colpita da coronavirus è di circa trenta giorni quando va bene ovvero quando non ci sono delle complicazioni”. Complessivamente l’ICC conta 98 posti letto per la cura del covid-19.

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Il professor Paolo Onorati intervistato dall’Ansa

Spesso i malati si aggravano perché inizialmente non hanno sintomi o sono paucisintomatici. E’ il caso di Michele, 25 anni, ricoverato all’ICC di Casalpalocco. “Mi sono contagiato a Siracusa dove sono andato a trovare la mia ragazza – racconta – Lì ci ha raggiunto un amico che veniva dalla Sardegna. Quando lui ha saputo che alcune persone della sua comitiva erano positive, noi eravamo già a Roma e ci siamo auto-isolati. Fatto il tampone, abbiamo avuto la conferma della nostra positività. In realtà nessuno di noi ha avuto sintomi particolari come alterazione, tutt’al più alcuni leggeri problemi intestinali. Poi ho cominciato a tossire, ho avuto alcuni giorni di febbre alta e si sono aggravati i problemi intestinali. Su suggerimento del mio medico ho fatto una Tac e mi hanno portato in questo centro”.

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